La crisi negli specchietti retrovisori, un mondo che sta cambiando pelle e tante domande cui dare risposta. È questo lo scenario su cui cerca di fare luce il ventitreesimo Rapporto sull'Economia globale e l'Italia, presentato dal Centro di Ricerca e documentazione "Luigi Einaudi" e da UBI Banca.
Un'occasione anche per osservare la situazione piemontese, proprio dal punto di vista di una realtà autorevole nel mondo del credito come UBI Banca. "Ormai la crisi di qualche anno fa ha creato anticorpi tali per cui si può essere quasi immunizzati di fronte al gossip quotidiano e alle ventate di incertezza - spiega Franco Nava, responsabile Ubi Banca per il Nord Ovest - e questo per l'economia piemontese è un punto di forza". Sugli ultimi dati che da più parti segnalano difficoltà, la lettura non è del tutto pessimistica: "Non è recessione, ma si sta attraversando una fase di rallentamento. I dati però ci dicono che qualche investimento sta ripartendo".
"Il 2018 è stato buono, spesso taciuto dal tipico atteggiamento sabaudo. E se l'inizio del 2019 aveva lasciato qualche ombra, stanno arrivando anche le luci. Il vero tema è la fiducia per rilanciare i consumi: non c'è una ricetta, ma servono una serie di tanti fattori. Innanzitutto facendo cose semplici, ascoltando molto e innovando cercando di avere una visione internazionale. La banca può essere d'aiuto in questo".
Quello che sembra scongiurato è lo scenario che ha visto stringere i cordoni della borsa alle banche nei confronti delle aziende. "Il problema dell'accesso al credito direi che assolutamente non c'è, anzi vogliamo dare da bere al cavallo che corre - spiega ancora Nava, che prosegue nella metafora - C'è tanta acqua e spesso è il cavallo che non beve, perché le aziende hanno acquisito una tale solidità da poter decidere di fare affidamento solo sulle proprie forze".
"Sono estremamente fiducioso per il futuro del nostro territorio - ha aggiunto Alberto Sacco, assessore comunale al Commercio - e se già prima c'era attenzione nei confronti di Torino, come turismo e come università, ora ATP può diventare una grande vetrina se sapremo sfruttare una buona azione di marketing. E anche il rilancio di Porta Palazzo ci porterà a una nuova attrazione turistica".
"Infine ci sono le risorse in arrivo da Torino area di crisi complessa, che si concentreranno soprattutto a Mirafiori e zona Alenia, dandoci delle speranze per il futuro".