/ Politica

Politica | 08 maggio 2019, 10:28

Gioco d'azzardo in Piemonte: diminuiscono le videoslot, ma si gioca di più

Allarme Eurispes: la legge 9/2016 produce disoccupazione e favorisce la criminalità organizzata

Gioco d'azzardo in Piemonte: diminuiscono le videoslot, ma si gioca di più

Diminuiscono gli esercizi commerciali con le videoslot ma i volumi di gioco aumentano. È il dato principale che emerge dalla ricerca condotta da Eurispes "Gioco pubblico e dipendenze in Piemonte", alla luce dell'applicazione della legge regionale 9/2016 (Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico).

Dallo studio emerge che tra marzo 2017 e settembre 2018 i punti vendita generalisti sono scesi da 6.241 a 1.788, con una riduzione di apparecchi Awp (le cosiddette new slot) pari al 52%. Se da un lato l'offerta segna una drastica diminuizione, dall'altro aumentano i volumi di gioco, con i piemontesi che nel 2018 hanno giocato oltre 103 milioni di euro in piú rispetto al 2016.

"L'inefficacia del distanziometro (lo strumento che prevede la distanza dai luoghi in cui è possibile giocare ndr) - spiega Alberto Baldazzi, coordinatore della ricerca Eurispes - produce un vero e proprio aiuto alla criminalità organizzata, che ha allungato i propri tentacoli sul settore del gioco e delle scommesse. Il rischio della crescita dell'illegalità, dunque, non può e non deve essere sottovalutato come effetto della compressione dell'offerta del gioco pubblico".

L'applicazione della legge regionale ha comportato anche un calo occupazionale. Il taglio delle videoslot, che dal prossimo 20 maggio subirà un'ulteriore riduzione dell'80%, produrrà una "crisi drammatica" per i negozi che offrono gioco attraverso apparecchi di intrattenimento, che dal 2017 alla fine del 2019 interesserá 5.200 persone. La riduzione del volume di gioco dovrebbe assestarsi intorno ai 2 miliardi di euro. Secondo Eurispes, l'offerta del gioco pubblico scomparirá quasi del tutto dai centri urbani e sopravviverá nelle zone rurali e nelle periferie. È previsto, inoltre, un aumento del gioco online e di quello illegale, come dimostra la recente indagine della Direzione distrettuale antimafia di Torino, che ha accertato il coinvolgimento della 'ndrangheta nella gestione del gioco d'azzardo. Un dato, in particolare, è eloquente: nei primi tre mesi del 2019 le forze dell'ordine hanno sequestrato 251 apparecchi, quando in tutto il 2016 ne erano stati requisiti 51.

Marco Panzarella

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium