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Attualità | 21 maggio 2019, 07:05

A Torino i fiumi come corridoi per il trasporto merci con i droni. Pisano: "Lavoriamo per ridurre i tempi di rilascio delle autorizzazioni amatoriali"

È l'ipotesi su cui lavora il Comune e che coinvolge il Po, la Dora, il Sangone e la Stura

A Torino i fiumi come corridoi per il trasporto merci con i droni. Pisano: "Lavoriamo per ridurre i tempi di rilascio delle autorizzazioni amatoriali"

Usare i fiumi e canali di Torino - dal Po alla Dora, dal Sangone alla Stura - come corridoi aerei per il trasporto rapido con i droni di merci, come i medicinali. È questa l'ipotesi su cui stanno lavorando gli uffici del Comune di Torino, annunciata dall'assessore comunale all'Innovazione Paola Pisano durante la commissione sul rendiconto delle attività svolte lo scorso anno dai suoi settori.

Ma i droni -  settore insieme all'auto a guida autonoma su cui l'amministrazione Appendino punta in maniera forte, come ribadito dalla sindaca in occasione della visita del Ministro al Lavoro Luigi Di Maio - al momento viaggiano col "freno a mano" tirato, almeno in alcuni ambiti. Il problema è stato messo in luce ieri dal consigliere del M5S Massimo Giovara, che ha spiegato come le aziende di produzioni cinematografica si scontrino con lungaggini nel rilascio di permessi per effettuare riprese della città dall'alto.

"A Milano - ha spiegato l'esponente pentastellato, annunciando poi di voler presentare una mozione - i tecnici del teatro riescono a lavorare con continuità grazie anche alla moda, alla pubblicità. Anche qua è necessario creare un'ecosistema accogliente e sostenibile, come in Lombardia". "A Torino - ha replicato Pisano - i tempi di rilascio delle autorizzazioni per i droni amatoriali sono ancora troppo lunghi, rispetto ad altre città". "Ma stiamo lavorando con le autorità competenti per avviare con loro un dialogo per velocizzare l'iter" conclude Pisano.

Cinzia Gatti

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