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Politica | 28 maggio 2019, 18:42

I No Tav: "Contro Salvini sarà resistenza". Il ministro: "Le forze Sì Tav hanno preso l'85% dei voti"

Il movimento della Val di Susa commenta l'esito del voto e le dichiarazioni del vicepremier che ha messo la Torino-Lione come priorità: "Le elezioni non ci hanno mai spaventato". Salvini: "Il progetto può essere rivisto, ma non è in discussione"

I No Tav: "Contro Salvini sarà resistenza". Il ministro: "Le forze Sì Tav hanno preso l'85% dei voti"

"Negli scorsi mesi abbiamo sorriso parecchio nel leggere chi accusava il movimento No Tav di essere diventato filogovernativo. Ma noi, che di governi ne abbiamo visti passare tanti, eravamo certi che i nodi sarebbero tutti venuti al pettine". Parola del Movimento No Tav, come riportato dall'Ansa.

In Val di Susa, insomma, non tutti hanno preso le dichiarazioni post-voto del vicepremier Matteo Salvini, che ha indicato il Tav come priorità assoluta. "Sarà il principale terreno di scontro e di resistenza nel governo, anche contro l'avanzata di Salvini", spiegano i No Tav. "Le elezioni - aggiungono - non ci hanno mai spaventato in tutti questi anni. E' così anche questa volta".

Un commento anche sulle Comunali: "Le amministrazioni No Tav sono riconfermate", dicono dal movimento, spiegando che anche "la perdita di Susa" sarebbe "compensata dalla significativa vittoria a Bussoleno e Giaglione".

Da Roma è subito arrivata la risposta di Salvini: "Le forze a favore del Tav - ha detto il ministro - hanno preso l'80%-85%. Se fosse stato un referendum l'esito mi pare chiaro. E in Piemonte il voto è stato chiaro. Detto questo, penso che il progetto possa essere rivisto, rimodulato nel nome del risparmio e dell'impatto ambientale".

 

Intanto proprio oggi è scaduto il termine per la presentazione delle candidature agli 'Avis de marchés', le manifestazioni di interesse per i bandi dei lavori di completamento del tunnel di base della Tav Torino-Lione in Francia, che riguardano un importo complessivo di 2,3 miliardi di euro. Le proposte verranno esaminate dalla commissione incaricata che avrà tempo tre mesi per selezionare le imprese ammesse a presentare un'offerta. Alla fine di quel lavoro la documentazione passerà al vaglio dei governi di Italia e Francia.

redazione

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