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Politica | 28 maggio 2019, 19:50

Venaria, sul voto della variazione al Bilancio manca il numero legale. Falcone abbandona il Consiglio: "Ma non mi dimetterò"

La minoranza boccia tutte le delibere anche grazie all'assenza di quattro consiglieri di maggioranza e a un astenuto. Schillaci (Pd): "La città ormai è in ostaggio dei consiglieri grillini". Il primo cittadino: "Gestiremo la loro esclusione"

Venaria, sul voto della variazione al Bilancio manca il numero legale. Falcone abbandona il Consiglio: "Ma non mi dimetterò"

Terremoto in Consiglio comunale a Venaria. Come era nell'aria, l'assenza dei consiglieri dissidenti in aula rischia di portare alla dimissioni del sindaco pentastellato Roberto Falcone.

Questa sera in Consiglio si doveva votare la seconda variazione al Bilancio di previsione per gli esercizi 2019/2021: una votazione già "saltata" una volta. Falcone aveva minacciato i suoi che, se fosse mancato il numero legale, si sarebbe arrivati allo scontro, non escludendo addirittura le dimissioni da primo cittadino.

In aula, erano assenti Accorsi, StasiAnticoBattafarano e, al momento della votazione, c'erano 11 consiglieri votanti, tra cui un astenuto. Non si è dunque raggiunto il numero legale (sarebbero serviti almeno 13 consiglieri). Tanto che, già nelle prime due delibere votate oggi, la maggioranza era andata sotto. Lo stesso sindaco Falcone, dopo il secondo appello, ha deciso di abbandonare l'aula, seguito dai presenti della sua maggioranza.

Una nuova seduta del Consiglio stata convocata per mercoledì sera, ma sicuramente stanotte ci sarà un duro confronto all'interno della maggioranza. La crisi è, insomma, ufficialmente aperta per una giunta che era salita al potere nella città della Reggia nel 2015, dopo la vittoria al ballottaggio contro il centrosinistra.

Severo il giudizio dai banchi dell'opposizione. "Non è la prima volta che succede. E' almeno il terzo Consiglio che si verifica una situazione di questo genere - dice Rossana Schillaci, capogruppo del Pd -: non ha senso bloccare una città per i capricci o le loro liti interne. Bisogna prendere a questo punto una decisione. O il sindaco lascia perdere e si dimette o deve essere sicuro di avere un numero legale. Così non si può più andare avanti. E' una città ostaggio delle decisioni dei consiglieri comunali Cinque stelle che al mattino si svegliano e decidono se venire o no in Consiglio Comunale".

In serata Falcone ha diffuso un lungo messaggio rivolto ai cittadini: “Cari venariesi, oggi è mancato il numero legale per approvare due variazioni di bilancio molto importanti. La maggioranza è mancata grazie a 4 consiglieri del Movimento 5 stelle, che non si sono presentati in Consiglio senza nemmeno avvertire: Accorsi (attuale Presidente del Consiglio), Antico, Stasi e Battafarano. Questo è un comportamento indegno per un eletto del Movimento 5 stelle. Essendo un atteggiamento reiterato, da vecchia politica, nelle prossime ore gestiremo la loro esclusione dal gruppo di maggioranza”.
“Ma prima vi elenco ciò che resterà fermo per colpa di questo comportamento irresponsabile:
- RIFACIMENTO CAMPO DON MOSSO: questo vuol dire che il Venaria Calcio non potrà accedere alla proroga per l’utilizzo del campo e la prossima stagione oltre 400 ragazzi di Venaria giocheranno altrove. 
- RIFACIMENTO COPERTURA SCUOLA GALLO PRAILE: in questa scuola, inaugurata nel 2011, per chi non lo sapesse piove dentro. 
- RIQUALIFICAZIONE AREA SAN FRANCESCO: è fermo la realizzazione di un nuovo impianto sportivo che avrebbe creato nuovi spazi per associazioni e ragazzi che praticano gli sport minori. 
- GIOCHI BIMBI: Non potremo fare tutte le manutenzioni urgenti delle aree gioco che avevamo previsto.
- PISTE CICLABILI: collegamento da Venaria a Lanzo e nuova ciclabile su corso Machiavelli. 
- SGRAVI FISCALI per le attività commerciali coinvolte dal cantiere del Movicentro. 
- PISCINA: manutenzione straordinaria dell’impianto di via Di Vittorio.
- BILANCIO PARTECIPATIVO 2018 e 2019: si fermerà la realizzazione dei progetti vincitori l’anno scorso e non vengono stanziati i 210mila per i progetti che verranno approvati quest’anno”.
“Ho valutato attentamente se rassegnare le dimissioni, ma la Città ha bisogno che siano adeguatamente presidiate le attività in corso, tra le quali: il parcheggio dell’ospedale, lo spostamento del mercato di viale Buridani, la riapertura della Romero, il ripristino della ZTL e ampliamento e manutenzione dei cimiteri. Per questi motivi escludo categoricamente di consegnare Venaria Reale a un commissario per i prossimi 10 mesi”.

 

Daniele Angi

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