"A fronte della forte, necessaria e non più rinviabile necessità di nuove assunzioni di personale addetto alla cura e all’assistenza, infermieri, medici e oss - afferma Francesco Coppolella, segretario regionale del sindacato degli infermieri, il Nursind - siamo fortemente preoccupati dalla situazione economica in cui versa la Città della Salute di Torino".
"Il rischio - spiega - è che in assenza di provvedimenti urgenti e tempestivi la situazione inciderà negativamente sui servizi erogati e sulla qualità dell’assistenza. Infatti, solo lo scorso mese di giugno e la situazione sembra essere peggiorata, la deliberazione numero 76 del 29 giugno 2018 l’Azienda sanitaria Città della Salute rendeva necessario, al fine di evitare l’esecuzione forzata delle somme che garantiscono i servizi pubblici essenziali, l’impignorabilità delle somme e degli importi corrispondenti agli stipendi del personale dipendente e convenzionato e quelli necessri all’erogazione dei servizi pubblici essenziali, secondo il disposto del dl 9 del 1993 , convertito in Legge n 67 Nella delibera si legge che Il fabbisogno di cassa mensile ammonta a 76.200.000 milioni di euro per stipendi , bene e servizi sanitari e non. I trasferimenti di cassa ammontano a 64.000.000 milioni di euro e che le entrate proprie dell’azienda ammontano a sole 7000.000 milioni di euro, insufficienti a colmare il restante fabbisogno mensile. E’ facile intuire, leggendo la delibera come secondo questo inquietante prospetto l’azienda ha una pedita mensile di 5 milioni di euro".
"Ci pare abbastanza improbabile - prosegue Coppolella - che la situazione possa essere affrontata e migliorata tagliando ancora sul personale del quale ce ne assoluto bisogno affermma Coppolella. Secondo il NurSind non è pensabile neanche pensare ad ulteriori tagli dei servizi giàperpetrati in questi anni. Abbiamo bisogno di risorse urgenti e strategie che la classe politica deve assumersi l’impegno di portare avanti".