È polemica sulla mozione di indirizzo per la riforma dei servizi educativi comunali, a prima firma delle consigliere del M5S Barbara Azzarà e Marina Pollicino, che lunedì andrà in consiglio comunale per l'approvazione.
Un atto fortemente criticato dalle organizzazioni sindacali, ascoltate questa mattina in Commissione Consiliare, ma anche da una parte della maggioranza e minoranza, nelle vesti dell'esponente pentastellata Daniela Albano e della capogruppo di Torino in Comune - La Sinistra Eleonora Artesio.
Il timore comune delle organizzazioni sindacali è che l'atto dei grillini apra ad un'esternalizzazione nella gestione degli asili e materne, attualmente in house al Comune, a favore dunque dei privati. In maniera unitaria Cub, Cgil, Cisl, Uil, Cobas, CSA e Anief hanno chiesto il ritiro o la sospensione del documento, per presentare degli emendamenti. "In caso contrario - hanno aggiunto i sindacati - la nostra battaglia inizia oggi". Una richiesta che non è stata accolta, liberando l'atto per l'approvazione della Sala Rossa.
Critica la consigliera comunale del M5S Daniela Albano. "Secondo me - ha detto - andava mantenuta in commissione ed era necessario fare una mozione congiunta con quella di Artesio". "Non condivido l'impianto e la struttura di questo atto, né la prospettiva che nella parte narrativa apre allo sviluppo dei servizi educativi".
A replicare e cercare di spegnere le polemiche sul nascere è l'assessore comunale all'Istruzione Antonietta Di Martino, che si dice favorevole al coinvolgimento delle parti sociali "alla stesura del nuovo sistema integrato come peraltro previsto dalla mozione che sarà discussa lunedì in sala Rossa, che prevede un percorso partecipato con tutti i portatori d'interesse. Inoltre – ha aggiunto – condivido la necessità espressa dalle rappresentanze sindacali di emendare il documento per rimuovere parti che si prestano ad ambiguità interpretative".
"Ribadisco infine in modo forte e chiaro – conclude Di Martino - che al centro del sistema dovranno essere messi i diritti dei bambini e delle loro famiglie”.
"Il testo - aggiunge la consigliera comunale del M5S Barbara Azzarà - nasce per poter far si che il consiglio comunale prenda atto delle difficoltà dei servizi destinati ai bambini e alle bambine della città". "Dopo aver ascoltato le sigle sindacali - continua - abbiamo emendato la mozione: siamo e restiamo convinti del ruolo centrale del servizio pubblico, non è un atto che parla di privatizzazione del servizio".
Rassicurazioni che però non hanno convinto i sindacati: la Cub ha annunciato per lunedì alle ore 16, quando in Sala Rossa verrà discusso il documentario, una protesta davanti al Comune di Torino.














