“Abbiamo chiesto proprio stamattina di fare una verifica tecnica”. Così la sindaca Chiara Appendino ha risposto ai giornalisti, durante la presentazione della 500 elettrica a Mirafiori, sulla possibilità di referendum per la nuova Ztl, richiesto a gran voce dai commercianti e comitati contrari. “Torino Centro Aperto” entrerà in vigore il 1° gennaio 2020 e prevede l’estensione della chiusura del centro fino alle 19.30, con la possibilità di entrare prima dietro pagamento di un ticket da 0 a 5 euro con due ore di parcheggio.
Neanche la proposta della Città di far pagare la sosta in struttura a tempo, senza costo di ingresso, non è riuscita a calmare i negozianti. Lunedì il Comitato No Ztl prolungata ha organizzato un incontro in Circoscrizione 7 per creare una rete civica contro Appendino.
La prima cittadina ha poi precisato questa mattina di voler “scindere la questione politica, da quella tecnica. Ci sono regolamenti e statuti che prevedono l’ammissibilità o meno: questa non è una scelta politica”.
“La prima cosa che faremo è capire e dare un’informazione corretta circa l’ammissibilità del quesito. Poi ci sarà eventualmente la discussione politica, ma siamo nella fase di verifica tecnica che si fa a prescindere dal tema di un eventuale referendum” ha concluso la sindaca.
“Abbiamo chiesto proprio stamattina di fare una verifica tecnica”. Così la sindaca Chiara Appendino ha risposto ai giornalisti, durante la presentazione della 500 elettrica a Mirafiori, sulla possibilità di referendum per la nuova Ztl, richiesto a gran voce dai commercianti e comitati contrari. “Torino Centro Aperto” entrerà in vigore il 1° gennaio 2020 e prevede l’estensione della chiusura del centro fino alle 19.30, con la possibilità di entrare prima dietro pagamento di un ticket da 0 a 5 euro con due ore di parcheggio.
La prima cittadina ha precisato di voler “scindere la questione politica, da quella tecnica. Ci sono regolamenti e statuti che prevedono l’ammissibilità o meno: questa non è una scelta politica”.
“La prima cosa che faremo è capire e dare un’informazione corretta circa l’ammissibilità del quesito. Poi ci sarà eventualmente la discussione politica, ma siamo nella fase di verifica tecnica che si fa a prescindere dal tema di un eventuale referendum”, ha concluso la sindaca.