I social network e il M5S non dimenticano, e soprattutto non perdonano. Non ha mancato di suscitare polemiche il post in cui Marina Pollicino ha annunciato il suo abbandono della maggioranza di Chiara Appendino, con il passaggio al gruppo misto.
Molti quelli che, accusandola di mancanza di coerenza e chiedendole di dimettersi, hanno messo sotto il suo intervento uno screenshot di un suo commento del 30 aprile 2016 (quando non era stata eletta, ma candidata alle elezioni comunali) in cui criticava "i cambi di casacca".
"Condivido - scriveva all'epoca - in pieno: vincolo di mandato. Solo così si potranno evitare cambi di casacca strategici (ad esempio: perché restare con il Movimento, se posso tenermi tutto il compenso invece di dimezzarmelo?), compravendita di coscienze a buon mercato, scambi di favori e altro...Chi di noi ha dimenticato il "gruppo dei responsabili?" Chi ha potuto cancellare il ricordo di Scilipoti o Razzi? Io, purtroppo, sicuramente no".
A replicare agli attacchi è la stessa Pollicino, che spiega:"È evidente che le due situazioni sono completamente diverse. Il vincolo di mandato - aggiunge - non si può applicare in un contesto assolutamente inedito e inquietante di una richiesta esplicita di obbligo di voto fatta erga omnes (a tutti ndr) in Sala Rossa".
"Mi chiedo: dove sta andando il Movimento?", conclude amaramente.














