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Politica | 29 luglio 2019, 21:37

"L’ideologismo ucciderà il M5S": Di Maio manda su tutte le furie Paoli, la consigliera abbandona l’aula

Una frase di Di Maio, pronunciata a Cosenza, rischia di far traballare nuovamente gli equilibri della maggioranza in Sala Rossa. Appendino precisa: "Si tratta di una vecchia conversazione del 12 luglio"

La consigliera comunale Maura Paoli, del M5S

La consigliera comunale Maura Paoli, del M5S

È bastata una frase pronunciata da Luigi Di Maio a Cosenza, durante un’assemblea degli attivisti, per aprire nuovamente la crisi di maggioranza. Sembra non esserci davvero pace per il Movimento 5 Stelle torinese che anche in un lunedì “positivo” che vede il via libera alla delibera sul motovelodromo si ritrova ad affrontare l’ennesima grana: il caso Maura Paoli.

Durante la discussione degli emendamenti, Paoli ha improvvisamente abbandonato la Sala Rossa, mettendo “in crisi” la maggioranza. Il motivo, secondo una prima verifica, sarebbe proprio una frase pronunciata dal leader del M5S Luigi Di Maio, nella giornata di ieri, a Cosenza: “Appendino mi ha raccontato che uno dei motivi per cui rischia di cadere il Comune è che alcuni consiglieri di maggioranza non le vogliono far istallare le telecamere di sorveglianza nelle periferie della città, perché è di destra”. “Noi, che eravamo post ideologici - ha proseguito Di Maio - abbiamo adesso una parte di persone che sta entrando in delle perversioni ideologiche che vanno oltre l'ideologia. Questa roba qua ci ucciderà”.

Parole pesantissime, che una volta giunte alle orecchie della consigliera ne hanno provocato la reazione furente. Il risultato? È servito il voto di Appendino e della ribelle Pollicino per tenere in piedi il Movimento 5 Stelle.

Una volta terminato il Consiglio, è stata la stessa sindaca a spiegare l'accaduto: "Apprendo delle parole attribuite al vice premier Luigi Di Maio intercettate durante un'assemblea attivisti in relazione a una nostra conversazione da intendersi come privata". "Un dialogo personale - precedente al mio intervento in Aula del 15 luglio scorso - nel contesto di un acceso confronto con la Maggioranza, su un tema molto delicato quale è la sicurezza, cosa peraltro di cui non abbiamo mai fatto mistero" è la difesa della sindaca, che ribadisce come il dialogo con il vice premier sia avvenuto ormai due settimane fa, il 12 luglio per la precisione. La situazione è poi evoluta e "da allora, come è noto, il dialogo è andato avanti e si è evoluto, sostenuto da tutte le parti coinvolte nell'interesse della Città" ha concluso Appendino.

Non è noto se le parole della prima cittadina siano arrivate a Paoli e se la consigliera abbia avuto modo di smaltire la delusione data dalle parole del vice premier. Nonostante il “sì” alla riqualificazione del motovelodromo quindi, la maggioranza pentastellata torna a scricchiolare: il caso Maura Paoli fa nuovamente tremare la sindaca Appendino.

 

Andrea Parisotto

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