Tavoli tecnici e amministrativi su tributi, semplificazione, programmazione, innovazione e urbanistica per affrontare a 360° gradi il problema della crisi dei negozi di Torino e trovare delle soluzioni condivise. È questo l'esito del Tavolo di Commercio - che si è svolto questa mattina - tra Comune, Ascom ConfCommercio e Confesercenti.
Le associazioni di categoria hanno portato al 5° piano di via Meucci 4 le loro richieste. Attraverso un documento di sei pagine, Confesercenti ha chiesto un'accelerazione sulla sburocratizzazione, una maggior attenzione sui mercati con l'impegno a rinnovare quanto prima le licenze degli ambulanti in scadenza, ma anche un dimezzamento delle tasse locali - come Tari, Tasi, Cosap, Cimp - "per i negozi di vicinato e per i mercati. Per finanziare tale riduzione si dovrebbe procedere a un pari aumento degli stessi tributi a carico delle strutture di grande distribuzione e all’incremento degli oneri di urbanizzazione per le piattaforme logistiche dei giganti del web, che vanno considerate attività di vendita a tutti gli effetti". Il numero 1 di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri ha sollecitato la creazione di un fondo di sostegno per le attività commerciali in zone di cantiere come corso Grosseto e piazza Bengasi, a cui attualmente sono solo concessi sgravi sulle imposte comunali.
"Il messaggio principale, - continua - che mi sembra sia stato accolto positivamente dal Comune, è che il commercio sta vivendo una crisi come l'industria: bisogna quindi prenderne atto e mettere in campo misure per innovare questo settore e rilanciarlo".
Richieste condivise anche dalla Presidente di Ascom Maria Luisa Coppa, che ha aggiunto:"bisogna cambiare assolutamente dei meccanismi, anche quelli fiscali delle imprese". "L'amministrazione ha colto il disagio che vivono i nostri piccoli negozi di vicinato, a causa dei grandi competitor: c'è da parte loro la volontà di mantenere i presidi commerciali, indispensabile per chi vive in città" ha concluso Coppa.
Soddisfazione anche dall'assessore al commercio Alberto Sacco, che vuole far sedere ai tavoli anche realtà come Politecnico e Università. "Abbiamo messo al centro il commercio, che riveste un ruolo centrale nell'economia di Torino, al pari livello dell'industria" ha commentato l'esponente della giunta Appendino.
"Inizia un dialogo - ha aggiunto il consigliere del M5S Andrea Russi - che potrà dare frutti per il piccolo commercio. In passato anche io avevo sollevato la necessità di rimodulare il contratto con Amiat: chiederò di relazionare in commissione i risultati delle interlocuzioni dei prossimi mesi".
Al tavolo non si è parlato della nuova Ztl di Torino, che dovrebbe essere attivata per metà 2020 e sinora fortemente osteggiata dalle associazioni di categoria, perché "l'incontro metteva al centro il sostegno a tutte le attività economiche, dalle Vallette a Mirafiori" come ha chiarito Banchieri.