/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 25 marzo 2020, 07:14

Tronzano stoppa l'elettrico? I sindacati dicono no: "Anzi, serve un'accelerazione sulla sostenibilità ambientale"

Lazzi (Fiom): "Investimenti pubblici e privati per rilanciare l'economia con la priorità per il green. Serve un moderno New Deal europeo". Provenzano (Fim): "Uno scivolone, non si può rallentare l'evoluzione tecnologica". Paone (Uilm): "Non si capisce come un rallentamento metterebbe al sicuro posti di lavoro". Poi il parziale dietrofront dell'assessore

Tronzano stoppa l'elettrico? I sindacati dicono no: "Anzi, serve un'accelerazione sulla sostenibilità ambientale"

L'idea è uscita ieri in Consiglio regionale, quando l'assessore Andrea Tronzano ha parlato della necessità di "rallentare" sul processo di elettrificazione dell'auto e della relativa filiera, in un momento così complesso e in cui il settore produttivo è tra quelli che coltiva più incognite sul suo futuro. Ecco perché, secondo l'esponente della giunta Cirio, è meglio ripensare al percorso iniziato nei mesi scorsi e attendere che le acque si calmino, rendendo la situazione più chiara da leggere. Anche considerando, ha detto Tronzano, "una potenziale riduzione del 30% dell'occupazione" con l'avvento dell'elettrificazione.

Una presa di posizione che però non ha trovato sponde sul fronte sindacale. "In questo momento - commenta Edi Lazzi, segretario provinciale di Fiom CGIL Torino - dobbiamo pensare come fermare velocemente la pandemia bloccando le produzioni non essenziali senza eccezione alcuna. Poi si tratterà di affrontare la crisi economica. Personalmente penso che sia necessario un grande piano europeo, un moderno New Deal, fatto di poderosi investimenti pubblici e privati mirati al rilancio economico e produttivo, che abbiano al centro l'idea dello sviluppo sostenibile, della creazione di energia pulita, dell'abbattimento dell'inquinamento, della costruzione e manutenzione di infrastrutture utili ai cittadini. Quindi servirebbe esattamente il contrario. Serve un'accelerazione degli investimenti pubblici e privati per rilanciare l'economia con la priorità della sostenibilità ambientale".

Opinione condivisa anche da Davide Provenzano, segretario di Fim CISL Torino. "Pensiamo che l'assessore abbia fatto uno scivolone. La Regione deve aiutare le imprese a convertire le proprie produzioni sostenendole in questa fase si transizione Industriale". E ha aggiunto: "Non si può rallentare l'evoluzione tecnologica".

E Luigi Paone, segretario provinciale Uilm Torino, conclude: "Pensiamo che ognuno debba fare il proprio mestiere con senso di responsabilità. Il difficile compito della Regione Piemonte in questa fase è gestire l’emergenza Coronavirus, non intromettersi in processi decisionali che, in ultima analisi, spettano alle aziende in base all’andamento del mercato. L’elettrificazione della mobilità, se gestita con intelligenza ed efficacia, può essere un’opportunità anche per il Torinese". "Non si capisce - conclude - in quale modo rallentarla possa mettere al sicuro i posti di lavoro, che al contrario si tutelano con significativi investimenti in innovazione e non chiudendosi in una dimensione “protezionistica” dettata dell’emergenza, che non gioverebbe a nessuno".

Ieri in serata il parziale dietrofront dell'assessore. “L’elettrificazione del comparto Automotive è uno degli asset su cui costruire il futuro dello sviluppo del Piemonte - ha affermato Tronzano - ed è uno dei pilastri su cui si basa il Piano della Competitività. L’emergenza dettata dalla situazione sanitaria impone però di non abbandonare del tutto i percorsi tradizionali come il diesel per non compromettere l’attuale produzione".

 

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium