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Politica | 23 aprile 2020, 13:39

Potere al Popolo Torino, consegnati pacchi alimentari a 220 persone

Sono 60 i volontari che hanno partecipato all'iniziativa di solidarietà

Potere al Popolo Torino, consegnati pacchi alimentari a 220 persone

"Potere al Popolo! ha già consegnato - nella prima settimana di distribuzione pacchi alimentari a chi è in difficoltà economica per l'emergenza coronavirus - 50 pacchi alimentari, sostenendo oltre 220 persone, grazie a 60 volontari.

Il 70% delle famiglie a cui abbiamo consegnato il pacco alimentare aveva almeno una persona che lavorava fino all'inizio dell'emergenza economica. I settori più rappresentati sono caratterizzati da bassi salari, elevata precarietà e forte presenza di lavoro nero: ristorazione (28%), piccole partite iva, ambulanti e mercatari (14%), ditte di pulizia, lavoro di cura e badanti (12%), operai e magazzinieri precari (10%), artigiani (2%).

Il 18% percepisce piccole forme di sussidio (pensione sociale, cassa integrazione, pensione di invalidità, reddito di cittadinanza) che però sono insufficienti ad arrivare a fine mese. 

I quartieri dai quali sono arrivate più richieste sono stati, in ordine decrescente: Barriera di Milano, Borgo Vittoria, Aurora, Mirafiori, Lingotto e Vallette/Lucento. Da questi quartieri proviene quasi il 90% delle persone prese in carico.

Il 23% sono italiani (in forte aumento negli ultimi giorni), il 77% stranieri, tra cui l'11% senza permesso di soggiorno valido. Di tutti quelli che ci hanno chiamato il 15% non ha la residenza, requisito di accesso ai “Buoni Spesa” rivelano gli esponenti di Potere al Popolo Torino.

"A partire da questi numeri e dalla concreta esperienza di questi giorni vogliamo dire alcune cose.

Innanzitutto, se tante famiglie arrivano a rivolgersi a una organizzazione come Potere al Popolo! c'è qualcosa che non funziona nell'accesso alle misure di sostegno nella nostra città.

Le scarse risorse e l’assenza di requisiti legati al reddito, ha creato una orribile "gara a chi arriva prima" durata nemmeno un fine settimana. Anche rispetto all'accesso al pacco alimentare per tante persone che ci hanno telefonato non è stato chiaro quali fossero i requisiti per riceverlo e se fossero stati inseriti in qualche lista e secondo quali parametri tale lista sia elaborata. A maggior ragione di fronte all'insufficienza dei fondi stanziati per far fronte all'emergenza, si impone la necessità che tali fondi siano erogati e gestiti con trasparenza.

Ma alle vastissime fasce di esclusione de facto, non possiamo che denunciare anche i vergognosi casi di esclusione de iure: tantissime persone sono state escluse per la mancanza della residenza (studenti e lavoratori precari) o del permesso di soggiorno. Questa è stata una scelta arbitraria del Comune di Torino, per fortuna una scelta già sanzionata come discriminatoria da un giudice del tribunale di Roma nei confronti del similare operato del Campidoglio: una scelta non obbligata e non applicata da vari comuni italiani dotati di maggiore buon senso. 

La maggior parte delle persone che ci hanno chiamato possono essere definite lavoratori poveri. Non si tratta di persone disoccupate, ma più spesso di persone che fino a un mese fa riuscivano a stento a "galleggiare" e che si trovano adesso travolte dall'emergenza economica e dall'assenza di misure degne per affrontarla (sia a livello locale che nazionale). Sono persone che lavorano, tanto, troppo, ma sono pagate pochissimo o perennemente schiacciate dalle spese: persone che "si spaccano la schiena" ma nonostante questo si sono trovate senza niente per affrontare l'emergenza.

I vincoli ai bilanci alla spesa, a qualunque livello amministrativo, non possono impedire che si dia immediato aiuto a queste persone in difficoltà. Per questo come Potere al Popolo! rilanciamo l’urgente necessità di varare misure immediate di sostegno ai redditi, anche attraverso misure di redistribuzione della ricchezza, come una tassazione fortemente progressiva sull’enorme ricchezza privata italiana: il 10% dal 10% più ricco.

Anche qui a Torino raccogliamo il grido "Fate presto!". Come nel resto d'Italia l'emergenza economica sta dilagando. La povertà era sconfitta ma evidentemente nessuno la ha avvisata" conclude la nota di Potere al Popolo Torino.

Comunicato Stampa

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