"In questi tempi di generale difficoltà finanziaria per tutti gli enti pubblici, la sburocratizzazione può essere la giusta leva per la ripartenza economica, ancora più strategica rispetto a contributi e finanziamenti, perché il mondo produttivo chiede libertà per rialzarsi e non un macchinoso assistenzialismo di Stato". A dichiararlo è l'assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone, che spiega:
"La drammatica gravità dell’emergenza coronavirus ci fornisce almeno l’opportunità di cogliere la sfida della semplificazione, cominciando a liberare i comparti dell’edilizia, del commercio e della ristorazione da cavilli e zavorre evitabili, che finora hanno gravato le nostre partite Iva.
Ad esempio - prosegue l'assessore - nel ddl Riparti Piemonte la moratoria alle aperture di nuovi centri commerciali segna una vittoria storica per gli ambulanti, che oggi sono scesi comprensibilmente in piazza a manifestare, oltre che per i piccoli negozi di prossimità, tutti danneggiati dal blocco che ha invece lasciato operativa la grande distribuzione.
Lo stop ai Durc consentirà di lavorare e ricevere pagamenti a tante imprese a rischio liquidità; il "Raddoppia Dehors" permetterà a bar e ristoranti di richiedere un'ampliamento gratuito degli spazi di suolo pubblico; il "Lavora Piemonte" sancirà il primato delle imprese piemontesi negli appalti pubblici; lo "Sblocca cantieri" (che sarà presentato successivamente con una conferenza stampa apposita) rimetterà in piedi un’edilizia rimasta impantanata.
Oggi il Piemonte - conclude l'assessore Marrone - adotta scelte coraggiose che siamo sicuri saranno seguite anche da altre Regioni, nella speranza che il Governo Conte le comprenda, sostenendole invece di ostacolarle. La semplificazione è una rivoluzione, oggi muoviamo un primo importante passo in questa direzione".
“Il gruppo della Lega - ha invece dichiarato Alberto Preioni, capogruppo della Lega in consiglio regionale - è in prima linea per garantire tutto il supporto necessario per portare a casa questo provvedimento determinante per la ripresa di tutto il tessuto socio-economico piemontese”.