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Scuola e formazione | 13 maggio 2020, 12:52

Fase 2: UniTo investe oltre 15 milioni di euro per studenti in difficoltà, borse di ricerca, streaming e lavoro agile

A breve il via all'orientamento telematico: ipotesi di test d'ingresso svolti in remoto

Fase 2: UniTo investe oltre 15 milioni di euro per studenti in difficoltà, borse di ricerca, streaming e lavoro agile

L’Università di Torino investe più di 15 milioni di euro per la ripartenza, puntando su capitale umano ed innovazione.

Priorità, come ha voluto chiarire il Rettore Stefano Geuna, al sostegno degli studenti. Il timore degli Atenei italiani è infatti, che la crisi economica legata al lockdown, spinga molti ragazzi ad abbandonare gli studi, o a non iscriversi. “C’è preoccupazione – ha risposto Geuna, sul tema– che diminuisca il numero degli iscritti, anche se io non sono così pessimista”.

A sostegno dei giovani UniTo ha stanziato “quattro milioni di euro per l’inclusività: sappiamo che alle precedenti difficoltà finanziarie, si sono aggiunte quelle attuali. Abbiamo deciso quindi di destinare una parte di questi fondi per interventi sulla tassazione universitaria: l’ISEE non verrà  calcolata sullo storico, ma sulla situazione presente”. Altri soldi verranno destinati invece alla riduzione del costo del materiale didattico.

Faremo poi – ha aggiunto il Rettore - investimenti sul personale: non si può avere una didattica “adeguata”, senza avere una base scientifica di livello. Abbiamo quindi deciso di raddoppiare i fondi sul capitolo, arrivando a 10 milioni di euro per borse di ricerca e studio”.

L’Università metterà poi un milione di euro a sostegno del lavoro agile, “per continuare a garantire il distanziamento ed evitare assembramenti. Quest’ultima iniziativa si collega all’innovazione tecnologica: doteremo le aule di sistemi di streaming, che consentiranno agli studenti di seguire in diretta le lezioni”. Due milioni e mezzo verranno usati per rinnovare apparecchiatura di piccole e medie dimensioni, come gli scanner.

La cifra restante servirà per effettuare interventi strutturali all’interno dell’Ateneo, ad esempio per creare canali flussi per gli studenti in entrata ed uscita differenziati.

Nonostante il lockdown, UniTo ha proseguito tutte le attività ed a breve, come ha spiegato la prorettrice Giulia Carluccio, si “partirà con l’orientamento via telematica. A luglio verrà organizzato un festival, in modalità virtuale, dedicato”. Per i test d’ingresso, anche in questo caso, si sta valutando la possibilità di farli svolgere in remoto come già ipotizzato per la facoltà di Economia. "Prevediamo una doppia modalità, molti saranno in presenza da settembre" ha concluso Geuna.

redazione

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