Le biblioteche di Torino al lavoro per la Fase 2. Dallo scorso 18 maggio, a livello regionale e nazionale, è consentita la riapertura dei “contenitori” di libri e rivisti.
Nel capoluogo piemontese, come ha spiegato questa mattina l’assessore comunale Francesca Leon, il ritorno alla normalità sarà graduale. “Nella prima fase – ha chiarito l’esponente della giunta Appendino – è prevista l’apertura graduale solo di alcune sedi, che saranno destinate sia alle restituzione che ai prestiti. Quest’ultimo potrà avvenire anche attraverso il Bibliobus: restano chiuse ancora le sale studio”.
La preiscrizione al servizio bibliotecario sarà completamente digitale, allegando semplicemente un documento di identità al modulo compilato on-line. Obbligatoria la prenotazione dei libri da prendere in prestito: nella prima fase sarà possibile farsi mettere da parte al massimo 5 prodotti per tipologia (volumi, riviste,…).
Per ogni struttura in riapertura, si legge nel documento della Fase 2, “sono individuati spazi in sicurezza riservati al pubblico ed è stata prevista la dotazione di idonei dispositivi (termometri automatici per rilevare la temperatura, barriere in plexiglass, gel igienizzanti). I lettori prenotati, prima di entrare, dovranno indossare la mascherina ed utilizzare il gel igienizzanti per mani. La data e l’orario per il ritiro dei libro in prestito, potrà essere prorogato quello in corso, verranno concordati con l’utente al telefono e via mail”.
Dall’inizio del lockdown lo scorso 13 marzi i prestiti digitali delle Civiche sono passati da circa 2.900 di febbraio, a 8.500 nei mesi di marzo ed aprile, con un incremento del 190%.