Per molte piccole società sportive di Torino, ma anche realtà che organizzano corsi per bambini e adulti nelle palestre delle scuole, potrebbe non esserci nessuna ripartenza in autunno per la Fase 3. A lanciare l’allarme l’assessore comunale allo Sport Roberto Finardi, durante la commissione sulle azioni a sostegno del settore e delle famiglie su richiesta della consigliera Federica Scanderebech.
“A settembre – ha detto l’esponente della giunta Appendino - due terzi delle palestre scolastiche potrebbero non essere più a disposizioni delle società sportive, perché saranno utilizzate da docenti e alunni”. Se al momento vige ancora la più totale incertezza su come sarà il ritorno tra i banchi, gli istituti si stanno però portando avanti, riorganizzando gli spazi interni. Per garantire il distanziamento richiesto tra studenti, molti presidi e dirigenti stanno valutando seriamente di usare per le lezioni anche i locali con le spalliere i canestri.
“Io mi sono confrontato – ha spiegato Finardi - in via informale con le scuole, ma anche loro non sanno: molti stanno risistemando gli, alcuni faranno scuola al mattina e pomeriggio”.
Se è ancora presto per escludere totalmente un uso esterno delle palestre scolastiche, il rischio però concretamente c’è. E le più colpite rischiano di essere tutte quelle piccole realtà ed associazioni, con bilanci spesso già precari, che non possono permettersi di avere impianti ad uso esclusivo. Un problema che a catena, dal punto di vista economico, si va ad abbattere su Circoscrizioni e istituti, che potrebbero vedere venir meno l’incasso per l’affitto degli spazi.