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Economia e lavoro | 20 giugno 2019, 07:00

Cos’è un weed shop e cosa vende

Fra i termini che si sono diffusi maggiormente negli ultimi anni, ‘weed shop’ occupa un posto senza dubbio importante

Cos’è un weed shop e cosa vende

Fra i termini che si sono diffusi maggiormente negli ultimi anni, ‘weed shop’ occupa un posto senza dubbio importante. Non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la cannabis, almeno in Italia, è stata al centro di un cambiamento notevole, partito dall’introduzione di una legge davvero di svolta.

Prima di capire come funziona un weed shop, è il caso di fare il punto della situazione in merito. Farlo significa ricordare che la Legge 242/2016, entrata in vigore nel gennaio del 2017, si contraddistingue per la valorizzazione delle peculiarità sostenibili della cannabis.

Concentrandosi in particolare su quella light, ne consente la commercializzazione e il consumo, non a scopo terapeutico, in caso di contenuto di THC compreso tra lo 0,2 e lo 0,6%. In teoria, il testo normativo considera come soglia massima la prima percentuale citata. Dal momento che mantenerla è difficile, è stato messo in primo piano un vero e proprio margine di tolleranza.

Detto questo, possiamo entrare nel vivo delle caratteristiche dei weed shop, cercando di capire come funzionano e soprattutto cosa vendono.

Cos’è un canapa shop?

Il weed shop - o canapa shop - è un negozio, sia fisico sia online, che vende cannabis legale o prodotti a base di essa. Ovviamente per poter aprire un’attività del genere è necessario seguire le linee guida della Legge 242/2016 anche per quanto riguarda i semi. Questi ultimi, infatti, devono essere venduti fornendo all’utente finale il documento attestante l’iscrizione al Registro Europeo delle Sementi.

Citare i semi di cannabis ci permette di aprire una parentesi relativa a cosa si vende nei canapa shop. Oltre ai semi, è possibile trovare le infiorescenze. Ottima alternativa per chi ha già un po’ di esperienza con l’utilizzo della cannabis light legale, le infiorescenze sono la base per ricavarla.

Quando le si nomina, è fondamentale dare qualche informazione sulla loro raccolta, che avviene sempre a mano, facendo attenzione a non triturare nulla e, in generale, a non alterare la struttura della pianta.

Un altro articolo molto venduto sui weed shop è l’olio di CBD. In merito a questo principio attivo, conosciuto anche con il nome di cannabidiolo, è utile aprire una veloce parentesi. Farlo significa ricordare che, a differenza del THC, non ha effetti psicoattivi. A dimostrazione di ciò, è possibile citare la sua fantastica efficacia rilassante.

Il CBD può essere assunto anche in altri modi. Tra questi è possibile citare i cristalli, che consentono di apprezzare Il principio attivo in tutta la sua purezza. Un altro vantaggio relativo al loro utilizzo riguarda la versatilità: i cristalli di CBD, infatti, possono essere sia sciolti sotto la lingua, sia vaporizzati.

Proseguendo con l’elenco dei prodotti che si possono trovare quando si visita un weed shop, è doveroso fare cenno ai cosmetici alla canapa. Da diverso tempo a questa parte, le loro proprietà, a dir poco straordinarie, sono state approfondite e valorizzate. Per rendersi conto dell’importanza della canapa come ingrediente principale di prodotti cosmetici, ricordiamo che il suo olio è ricco di acidi grassi omega 6 e omega 9, notoriamente contraddistinti da una forte efficacia antiossidante e, di riflesso, alleati della bellezza della pelle.

Come non fare cenno poi alla presenza di vitamina E, altro portentoso antiossidante? Anche se la ricerca scientifica deve fare ancora molti passi per giungere a conclusioni definitive, le evidenze che abbiamo in mano oggi come oggi mostrano che i cannabinoidi contenuti nella cannabis possono avere effetti positivi su problematiche come acne, psoriasi e dermatite atopica.

Come aprire un negozio di cannabis light

Per aprire un negozio di cannabis light online basta davvero poco: è sufficiente aprire una Partita Iva e avere a disposizione prodotti rispondenti alla normativa sopra citata. Si può ovviamente scegliere se iniziare l’attività da zero o se fare riferimento a un franchising, soluzione che limita indubbiamente la libertà creativa ma che ha il pro di mettere a disposizione una struttura solida.

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