Una raccolta firme che proseguirà fino a settembre. Parallelamente la richiesta di un’audizione al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Queste le azioni che saranno portate avanti da Forza Italia per non perdere la fermata “Corelli” della linea 2 della metro.
A spiegarlo oggi, venerdì 12 luglio, in un punto stampa presso la Sala Musy di Palazzo Civico il vicepresidente vicario e consigliere comunale Domenico Garcea, il coordinatore provinciale di Forza Italia, il senatore Roberto Rosso e il coordinatore cittadino del partito Marco Fontana.
Taglio di Corelli: "Una scelta politica"
“Quello di eliminare dal tracciato la fermata Corelli, per ragioni economiche, è una scelta politica - commentano dal gruppo forzista - L’occasione della metro è un treno che passa una volta sola. Non possiamo permetterci di perderlo. Se viene cancellata dal tracciato non si potrà più tornare indietro. In tutti i modi ci batteremo perché la fermata venga ripristinata, perché è questo che ci chiedono i cittadini”.
Costi lievitati: 600 milioni da 'tagliare'
Sull’opera della Metro 2 “ballano" 600 milioni di spese ulteriori legati a un aumento dei costi del 36% che ha portato alla presentazione di una rimodulazione del tracciato, come richiesto dal Mit. Il piano progettuale nel primo lotto che va da Rebaudengo a Porta Nuova, approvato dall’esecutivo statale a fine giugno, vede uno slittamento della fermata in Barriera di Milano di cento metri in direzione est, di modo da accorparsi con la stazione Cimarosa. Per rientrare dei costi sono temporaneamente rimandate in attesa di ulteriori stanziamenti le fermate Pastrengo e Politecnico del secondo lotto. In totale si è passati da un miliardo e 800 milioni a 2 miliardi e 400 di spesa.
“Su quest’ultime due, però - come sostengono Garcea, Fontana e Rosso - non c’è la volontà di depennarle dal tracciato. Così non è per Corelli, fermata strategica, dove sono presenti molte realtà commerciali e case popolari e che potrebbe servire un’utenza stimata di 10mila persone.”
Per Corelli servono 200 milioni
Il costo per l'attivazione della fermata Corelli sarebbe di 200 milioni. Fondi che, secondo il gruppo forzista, si possono trovare.
“Una città come Torino - ha spiegato Rosso che siede nel consiglio della commissione Trasporti al Senato - avrebbe dovuto avere almeno tre linee della metro dagli anni ’60. Oggi ci ritroviamo a parlare di una linea due, che per me sarebbe più corretto definire 'uno e mezzo'. È il frutto di amministrazioni che non hanno saputo pensare in grande. Mi lascia perplesso che Lo Russo si candidi per guidare l’Anci nazionale, prima pensi a amministrare la città. Non voglio nemmeno pensare che questa scelta sia stata fatta per ‘punire’ un’area di Città che non è in mano al centrosinistra”.
L'impegno: "Parleremo con Salvini"
“Parlerò con Salvini - ha poi detto Rosso - sono sicuro che capirà.”
"Corelli aveva un senso logico nell’idea della linea 2 - è il commento del coordinatore cittadino Fontana - non puoi snaturarla per ragioni economiche. I soldi si potevano trovare. Invece si va a penalizzare una parte di città che a parole si vuole riqualificare.”
"Bisogna ripensare approccio - ha dichiarato il consigliere Garcea - Cominceremo da una raccolta firme, partendo simbolicamente proprio da dove dovrebbe sorgere la fermata Corelli. Noi vogliamo essere propositivi. Se anche queste iniziativa che parte dalle richieste dei cittadini verrà bocciata, allora chiederemo, per compensazione, un’importante riqualificazione di tutta l’area interessata dal taglio della fermata.”
Il 19 luglio parte la raccolta firme
La raccolta firme per la petizione di Forza Italia per il ripristino della fermata partirà venerdì 19 luglio e proseguirà ogni venerdì e sabato (al mercato di Piazza Foroni), fino a settembre.
La replica del sindaco Lo Russo
A replicare in maniera netta alle accuse di Forza Italia, così come alle critiche dei residenti, è il sindaco Stefano Lo Russo che questa mattina ha fatto un giro al mercato di piazza Foroni. "Mancano 600 milioni di euro" ha detto ai cittadini, che chiedevano spiegazioni sui tagli: "Corelli verrà collegata in maniera diversa con tapis roulat sotterranei: verrà cambiato il progetto e le persone non si accorgeranno che non c'è la fermata" .
La scelta dei tapis roulant non trova d’accordo il gruppo di Forza Italia che sostiene: “La storia delle scale mobili perennemente bloccate ci insegna che non è la strada giusta."
"Fare quella stazione - ha aggiunto il primo cittadino - non era compatibile con le attuali risorse: come prima cosa abbiamo accorciato la linea, che si fermerà a Porta Nuova, e poi accorpato due fermate". "Chi sta raccogliendo le firme - ha aggiunto - mente ai cittadini, sapendo di mentire, e racconta cose false. Anche perché quelle forze politiche sono le stesse che sono al Governo: non è che a Roma non mi dai i soldi e qua fai una raccolta firme."
"Il costo della linea 2 è aumentato del 36%. Con il commissario abbiamo deciso di sospendere la realizzazione del tratto Porta Nuova-Politecnico. "Sono contento che ieri siano partite le gare della tecnologia: come ci siamo detti con il commissario Chiaia la priorità è partire quanto prima con la realizzazione della linea 2, ha concluso Lo Russo.