La filantropia, ovvero l'atto di sostenere e promuovere il benessere di altri esseri umani, ci accompagna sin dagli albori dell’umanità ed è tuttora presente, in varie forme, nella società di oggi.
Numerose organizzazioni senza scopo di lucro fanno un lavoro enorme con lo scopo di aiutare le persone e le loro campagne di raccolta fondi attirano ingenti enormi somme di denaro. E nel nostro mondo, dove tutto è soggetto a un rapido cambiamento, stanno emergendo nuovi modi di donare.
Ovviamente è ancora possibile inviare donazioni tramite i conti bancari tradizionali, ma le criptovalute, come il Bitcoin, sono un’alternativa. I fondi di soccorso per le criptovalute esistono e sono diventati abbastanza comuni, configurandosi come modo rapido ed efficace per inviare e ricevere aiuti in situazioni di emergenza. Ma potrebbero davvero sostituire il vecchio modo di donare?
Diamo uno sguardo al mondo delle donazioni in criptovaluta e scopriamo in che modo potrebbero diventare il modo migliore per donare denaro alle cause che si vogliono sostenere.
Evitamento dei sistemi finanziari corrotti
La tragica e devastante esplosione di migliaia di tonnellate di nitrato d’ammonio nel porto di Beirut, avvenuta lo scorso mese, ha causato danni ingenti e ha messo in ginocchio l'economia – già in crisi – del Paese.
Nel giro di pochi giorni, un gruppo di espatriati di origini libanesi ha istituito un fondo di soccorso in criptovaluta. L'intenzione era chiara: usare la criptovaluta per aggirare la corruzione del sistema finanziario del Paese e fornire aiuti essenziali a coloro che ne avevano bisogno. Il piano del gruppo era quello di utilizzare commercianti fuori borsa in loco, cioè in Libano, che avrebbero finanziato enti di beneficenza locali, come l’organizzazione non profit Beit el Baraka, che si occupa di fornire generi alimentari di base e riparo alle famiglie sfollate.
Questo fondo evita il rischio che le donazioni cadano in reti finanziarie corrotte; l’idea è abbastanza efficace da ottenere l'interesse di sostenitori importanti, come l'autore palestinese Saifedean Ammous, che ha raccolto diverse migliaia di dollari in Bitcoin.
Tutto ciò evidenzia l'enorme vantaggio apportato dalle criptovalute in queste situazioni: la sua natura decentralizzata e non regolamentata fa sì che i regimi corrotti, semplicemente, non possano mettere le mani sui soldi, che possono effettivamente andare a finire dov’è giusto che sia.
Elevata riservatezza degli utenti
Oltre a eludere la corruzione, le donazioni in criptovaluta offrono anche un livello più elevato di anonimato durante il processo di pagamento.
Per fare due esempi comprensibili da chiunque: quando si acquistano beni al dettaglio o si depositano soldi nei casinò anonimi (che consentono solo depositi in criptovalute), in genere gli utenti devono solo fornire il proprio indirizzo email, per effettuare il trasferimento.
La medesima privacy è garantita quando si effettua una donazione in criptovaluta e ciò comporta diversi vantaggi: in primo luogo, un donatore o una donatrice potrebbe voler mantenere nascosta la propria identità per motivi politici o sociali, per sostenere una determinata causa senza rischiare una cattiva pubblicità.
In secondo luogo, una donazione non riservata portare l'individuo che l’ha fatta a ricevere richieste indesiderate da altre organizzazioni di beneficenza, trovandosi poi nella scomoda posizione di dover rifiutare.
Questi e altri fattori rendono le donazioni effettuati da persone ricche meno rintracciabili dagli enti di beneficenza. In molti casi l'anonimato favorisce donazioni più generose e i pagamenti in criptovalute sono il metodo migliore per garantirlo.
Basso costo, alta velocità
A parte le donazioni individuali, la natura flessibile delle criptovalute consente l'invio immediato di grandi somme da parte delle organizzazioni di beneficenza, senza pesanti tariffe bancarie ad aggravare i trasferimenti.
A seguito dell'epidemia di COVID-19, l'Unicef ha annunciato il suo più grande investimento in criptovaluta, su alcune aziende tecnologiche dedicate alla lotta al virus. Otto aziende in sette Paesi del mondo sono state designate per ricevere 125 ETH (circa 44.700 EUR) per attuare le loro soluzioni di soccorso, che potrebbero comportare un miglioramento nelle cure e nei metodi di distribuzione.
L’Unicef ha spiegato che effettuare i trasferimenti di denaro ha richiesto meno di 20 minuti ed è costato meno di 20 $, ovvero è stata applicata una commissione dello 0,00009%: un risparmio incredibile rispetto ai normali trasferimenti, che potrebbe poi essere reinvestito per cause di beneficenza, piuttosto che per arricchire ulteriormente le banche.
La rapidità nei trasferimenti di denaro è fondamentale in caso di emergenza. Ci deve essere la possibilità di inviare fondi in luoghi lontani in pochi minuti. Prendiamo, ad esempio, iniziative come la carta Visa Bitnation, una carta di debito ricaricabile in criptovaluta che può essere data ai rifugiati e utilizzata per acquistare cibo e medicine essenziali.
Eliminando gli intermediari e portando gli aiuti direttamente dove devono essere, si ottengono azioni rapide in grado di salvare vite umane.
Un mondo imperfetto, ma coraggioso
I punti di forza delle criptovalute potrebbero rivelarsi anche delle grandi debolezze.
La mancanza di autorità centralizzata significa che non vi è alcuna reale responsabilità nel caso in cui una transazione non vada a buon fine: se i fondi, in qualche modo, finiscono nelle mani sbagliate, non c'è nulla che impedisca al destinatario di approfittarsene.
C'è anche il semplice fatto che non molte persone usano le criptovalute e che, in generale, moltissime non le capiscono. I grandi eventi di raccolta fondi per beneficenza possono fare appello alle donazioni di milioni di persone, ma le criptovalute sono ancora relativamente sconosciute al grande pubblico (nonché poco usate dalle aziende). Finché sarà così, è difficile che si impongano sulle donazioni tradizionali come metodo di donazione più diffuso.
Detto questo, il successo di alcune criptovalute (ad esempio Bitcoin) è indice di sempre maggiori consensi nel mondo della filantropia. Donatori e donatrici, precedentemente scoraggiati da gestioni corrotte e commissioni costose, ora hanno a disposizione un modo rapido, economico e anonimo di fare arrivare aiuti dove è necessario. Mentre il sistema bancario tradizionale lotta per far fronte agli immensi stravolgimenti dovuti alla pandemia, le criptovalute stanno aprendo la strada a nuovi, coraggiosi metodi di trasferimenti di de