"E’ utile e istruttivo leggere tutta la determinazione sulla “variante 8”, anche se la lettura è faticosa per la ridda di provvedimenti emanati e di stanziamenti di soldi pubblici. La prima variante al progetto del grattacielo fu approvata nell’agosto 2012, a nemmeno un anno dall’inizio dei lavori. Poi siamo andati avanti al ritmo di una variante all’anno" lo afferma in una nota l'associazione radicale Adelaide Aglietta.
"La variante 8 reca alla fine della lista la cifra di 327.170.485,82 euro (pag. 37 della D. D. 464/2020), ma due pagine prima possiamo leggere a chiare lettere che tale importo non sarà quello definitivo (“… fatti salvi gli effetti economici che la redigenda cosiddetta ex perizia suppletiva di variante n. 5/atto ricognitivo produrrà sul contratto d’appalto e gli esiti di separate istruttorie in corso per la definizione dei compensi integrativi connessi agli incarichi di Direttore Lavori e del Coordinamento Sicurezza in fase di esecuzione”)" spiega Giulio Manfredi.
"E il conto finale si allunga perché dobbiamo aggiungere: gli oltre cinque milioni di euro assegnati alla ditta lombarda per l’eliminazione dei vizi del grattacielo; i costi della causa presso il Tribunale Civile di Torino con le ditte costruttrici (che hanno chiesto altri 65 milioni di euro); i costi dell’Accordo Bonario (sempre che vada in porto, visto che abbiamo già un precedente negativo) con le ditte impegnate nei lavori sui terreni attorno al grattacielo (che hanno chiesto altri 61 milioni di euro); i costi delle bonifiche dei terreni e delle falde acquifere attorno e sotto il grattacielo (vedi terzo link con D. D. 8 settembre 2020, n. 463: 6 milioni di euro di spesa... ed è solo una delle tante!).
In tutto questo bailamme di cifre e di contenziosi, spicca la situazione di abbandono in cui versa la pagina web dedicata alla Sede Unica sul sito della Regione Piemonte (vedi quarto link): non è stata ancora inserita la “Variante 8”; l’elenco delle determinazioni e delle delibere sul grattacielo è fermo al giugno 2019, quando entrò in carica l’attuale Assessore Andrea Tronzano (nonostante in cortesi e cordiali scambi avuti con lui sia su Whatsapp sia su Facebook gli abbia segnalato il problema della mancato aggiornamento della lista dei provvedimenti)" concludono i radicali.