Dodici giorni per dodici ragazzi simbolo di una protesta distante migliaia di chilometri da Torino, ma importante per chiunque abbia a cuore la democrazia. Ci sono i Radicali Italiani dietro l'iniziativa "12LivesMatter - #StandWithHongKong" che da ieri e sino al 24 ottobre porterà all'ombra della Mole la lotta per la democrazia portata avanti da migliaia di persone e di giovani in Cina.
Un'iniziativa che con approfondimenti, eventi, fiaccolate e una manifestazione a Roma terrà alta l'attenzione sulle dodici vite di 12 giovani ragazzi dai 16 ai 33 anni) scappati il 23 agosto scorso da Hong Kong, nel disperato tentativo di raggiungere Taiwan per paura della repressione e arrestati dalle autorità cinesi. Da allora i ragazzi non hanno potuto comunicare con le famiglie e i loro avvocati sono stati minacciati dalle autorità. Una situazione che va avanti da un anno e 4 mesi.
Quei dodici ragazzi rappresentano per i Radicali Italiani una scintilla: "Abbiamo voluto dedicare dodici giorni di attività da qui al 24 ottobre a dodici detenuti che sono il simbolo di questa protesta: la campagna si chiamerà 12LivesMatter, #StandWithHongKong, vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica e incidere sul Governo, che ha una posizione troppo accondiscendente verso la Cina e altri paesi autoritari" spiega Silvja Manzi, direzione Radicali Italiani.
Chi ha vissuto in prima persona le proteste e la repressione forte e fuori luogo è Patrizia De Grazia, coordinatrice dell'associazione radicale Adelaide Aglietta: “La parola a Hong Kong è diventata un reato. Chi prova a scappare, come questi 12, giovanissimi, ragazzi, e si ritrova arrestato dalle autorità cinesi, si vede portato in un luogo estraneo, senza diritto alla difesa e al giusto processo, con il rischio di subire condanne penali da parte di tribunali non indipendenti. Il governo italiano non può accettare tutto questo in silenzio. Nessuno Stato democratico può”. La coordinatrice ha anche annunciato di aderire allo sciopero della fame da oggi sino al prossimo 24 ottobre in segno di solidarietà verso i manifestanti e gli attivisti perseguitati dal Governo cinese.
Tra le persone che aderiranno all'iniziativa c'è poi il volontario Stefano Lodola, tenore italiano che ha scelto di vivere parte della sua vita in Oriente e si è trovato a Hong Kong proprio nei giorni piazza caldi: "Ho visto una repressione incredibile verso le proteste, mi trovavo a Taiwan e quando ho sentito l'inno della protesta ho pensato di cantarlo per loro".
Torino si prepara a 12 giorni di attività, di approfondimento e manifestazioni in giro per l'Italia in sostegno dei 12 ragazzi di HongKong arrestati e detenuti in Cina da quasi due mesi.