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Attualità | 15 ottobre 2020, 17:53

Juventus, Agnelli: "Covid? Ringraziamo il protocollo che, per ora, ci permette di portare avanti la nostra attività"

Approvato il bilancio con un rosso di quasi 90 milioni. Il presidente bianconero agli azionisti: "L'anno scorso è stata una stagione agrodolce. Con Sarri non si è creata l'alchimia. Paratici? Gode della mia fiducia"

Juventus, Agnelli: "Covid? Ringraziamo il protocollo che, per ora, ci permette di portare avanti la nostra attività"

"Il 2019-2020 è stato un anno agrodolce, abbiamo ottenuto grandi risultati ma anche delusioni inaspettate". Lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli, al termine dell'assemblea degli azionisti della società bianconera, riunitasi oggi senza la partecipazione fisica dei soci per contenere i rischi da contagio al virus Covid-19.

"Il nono scudetto - ha aggiunto Agnelli - è un risultato che non ha trovato il giusto riconoscimento, sia da parte nostra che da parte dei tifosi, ma sono certo che tra qualche anno ci renderemo conto di cosa abbiano significato questi anni. Abbiamo però perso due finali e ci brucia ancora, così come l'eliminazione agli ottavi di Champions League, risultati che non ci hanno soddisfatto".

Sull'operato di Maurizio Sarri, Agnelli è perentorio. "Nello spogliatoio si crea un'alchimia che porta a superare ostacoli che possono sembrare insormontabili. Tra Maurizio e l'ambiente non si è creata questa alchimia, ma sarà per sempre ricordato come uno degli allenatori vincenti della Juventus". E ancora: "Di Maurizio ho un ottimo ricordo come persona, colta, con senso dell'umorismo e con molti interessi oltre al calcio. Sono estremamente felice che abbia vinto lo scudetto con noi".

Quindi l'attenzione si sposta sul successore Andrea Pirlo. "Il mondo che ci circonda non vede l'ora di giudicare le sconfitte - ha detto Agnelli - questa è  la sensazione su Pirlo, che non ha fatto precampionato ed é al debutto assoluto in una panchina. Sappiamo che non sarà un percorso privo di ostacoli - ha aggiunto il presidente - al primo, il mondo cercherà di colpire la Juventus per le scelte che abbiamo fatto. Io vedo uno staff dove ognuno si muove con consapevolezza, è la prima volta che vedo uno staff così moderno. Uno juventino è comunque abituato a vivere accerchiato, ci sta quasi bene in questa situazione".

Durante l'incontro con i media, Agnelli ha ribadito come il decimo scudetto consecutivo sia un obiettivo del club "ma per raggiungerlo sarà dura come sempre" aggiungendo poi che "molti danno per scontata la vittoria di un campionato, ma è sempre stata dura, quest'anno come negli anni passati. Dico sempre, mai guardare agli altri ma solo a noi stessi".

Durante l'incontro impossibile non parlare di Coronavirus. "Un mio pensiero va al personale sanitario e a chiunque lavori negli ospedali. Credo che vada riconosciuta al mondo del calcio la capacità nella gestione dell'emergenza Covid. Solo in Serie A ci sono quattromila persone sottoposte a screening continuo e isolamenti fiduciari immediati. Ringrazio i ministri Spadafora, Speranza e Boccia, ma anche il presidente federale Gravina, perché tutti insieme abbiamo individuato un protocollo che ci permette di portare avanti la nostra attività". Agnelli ha quindi osservato che "non sono un virologo e mi rimetto a quello che mi dicono di fare, non possiamo permetterci che il sistema sanitario nazionali collassi. Siamo stati un popolo estremamente ligio alle direttive che ci venivano impartite e sono convinto che bisogna dare il massimo supporto a chi queste decisioni deve prenderle".

Sul futuro di Fabio Paratici, il presidente ha specificato che "ha il contratto in scadenza il 30 giugno e gode della mia fiducia. Adesso affronteremo le sfide sportive che abbiamo davanti, ma posso dire che non è previsto l'arrivo di altri dirigenti nell'area sportiva".

Sulla polemica riguardante Cristiano Ronaldo, che ha raggiunto il ritiro della nazionale portoghese, Agnelli ha spiegato: "I calciatori ci tengono ad andare in Nazionale, anche quelli che hanno già collezionato molte presenze, è il sogno di tutti i bambini che giocano a calcio, rispondere alla chiamata della propria nazione fa sempre piacere".

L'assemblea odierna ha approvato il bilancio dell'esercizio al 30 giugno 2020, che si è chiuso con una perdita pari a 89,7 milioni di euro (perdita di 39,9 milioni nell'esercizio 2018/2019), coperta mediante l'utilizzo dalla riserva da sovrapprezzo azioni. Il club, inoltre, ha comunicato di avere adottato una nuova struttura organizzativa che prevede la concentrazione delle proprie attività in due macro-strutture: l'area Football e l'area Business, la prima affidata a Fabio Paratici, la seconda a Stefano Bertola. Giorgio Ricci continua a ricoprire la carica di Chief Revenue Officer mentre Federico Cherubini assume la carica di Football Director, a diretto riporto di Paratici, che mantiene la responsabilità diretta della prima squadra.

"A gennaio abbiamo fatto un aumento di capitale da 300 milioni che ha posto le basi per una robustezza patrimoniale ma che doveva servire ad altri scopi ha osservato Agnelli - dopo vent'anni di continua crescita per la prima volta il fatturato dei club europei é in perdita e da quanto ci risulta, circa 360 club avranno bisogno di un aumento dei capitali nei prossimi 21-24 mesi".

Marco Panzarella

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