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Sanità | 29 ottobre 2020, 10:32

Carmagnola, l'ospedale diventa "Covid hospital". Sacco: "’Asl To5 sta provando a ridistribuire gli utenti non Covid su altre strutture"

"E' stata attivata una convenzione con l'istituto di Candiolo per trattare i malati oncologici"

Carmagnola, l'ospedale diventa "Covid hospital". Sacco: "’Asl To5 sta provando a ridistribuire gli utenti non Covid su altre strutture"

Con una nota diramata ieri a tutte le direzioni sanitarie piemontesi, ieri, la Regione e l’Unità di Crisi regionale hanno disposto la chiusura dei pronto soccorso di Giaveno, Venaria, Nizza Monferrato, Lanzo, Ceva, Cuorgnè e Carmagnola per trasformarli in presidi specializzati Covid-19. "Era inevitabile", ha commentato Rachele Sacco, presidente del Comitato Ospedale a Chieri. "Solo pochi giorni fa avevamo sperato che il pronto Soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola potesse continuare ad operare almeno in orario diurno. Purtroppo, l’aumento costante dei contagi e dei malati di Covid ha reso necessario trasformare l’intero presidio in un ospedale specializzato per affrontare le dure giornate a venire. Sappiamo che la direzione generale dell’Asl To5 sta facendo tutto il possibile per ridistribuire gli utenti non covid su altre strutture, anche poliambulatori, ed ha già attivato una convenzione con l’istituto di Candiolo per trattare i malati oncologici".

"Siamo consapevoli dell’enorme sforzo di tutto il personale sanitario, dai medici ed infermieri in prima linea, senza dimenticare anche chi lavora dietro le quinte, come tecnici e amministrativi. Il momento è particolarmente grave e serve lo sforzo di tutti, con la chiusura di Carmagnola è ovvio che l’utenza di quell’area si riverserà sugli altri presidi, compreso l’ospedale Maggiore di Chieri, e mai come adesso sarebbero utili importanti immissioni di risorse sia materiali che di personale. Il carico di lavoro per questi ospedali aumenterà e l’unica cosa è quella di ridurre il più possibile i disagi per l’utenza compresi i collegamenti. Se la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi, non è da escludere che altri presidi seguano il destino di Carmagnola, quindi spetta a tutti impegnarsi perché il contagio si arresti e non arriviamo a situazioni di estrema criticità per le strutture sanitarie della nostra zona, non solo del Maggiore di Chieri".

comunicato stampa

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