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Economia e lavoro | 05 novembre 2020, 19:23

Pininfarina Engineering, manifestazione dei lavoratori sotto le finestre della Regione [FOTO]

Sono 138 i lavoratori che vedono a rischio il loro posto dopo la decisione della messa in liquidazione

Pininfarina Engineering, manifestazione dei lavoratori sotto le finestre della Regione [FOTO]

Non solo i metalmeccanici. Oggi sono scesi in piazza anche i lavoratori coinvolti nella crisi di Pininfarina Engineering, l'azienda che nei giorni scorsi ha annunciato la messa in liquidazione e dunque pone in estrema difficoltà i circa 138 lavoratori che ha alle dipendenze.

Nel giro di poco meno di una settimana sono state molte le proteste, che hanno raccolto anche la solidarietà delle rsu di Pininfarina, la "casa madre". E nella mattinata di oggi alcuni lavoratori sono andati a manifestare sotto le finestre della Regione, in piazza Castello. Ironia della sorte, proprio sotto gli striscioni che invitano al "Riparti Piemonte".

Una sorta di "ultima occasione", visto che da domani - secondo quello che dice il nuovo dpcm - non dovrebbe più essere possibile manifestare. Da qui, la decisione di improvvisare oggi una manifestazione (ma sarebbe meglio dire un flash mob) per mantenere accesi i riflettori su questa vertenza. Una situazione particolarmente complessa perché, trattandosi di una liquidazione (e non di licenziamenti in senso stretto), non rientra nel blocco imposto dal Governo.

"Le istituzioni non possono assistere immobili al licenziamento di 135 persone in questo momento storico, nel bel mezzo di una pandemia mondiale. Invece è quanto sta avvenendo alla Mahindra del gruppo Pininfarina", ha dichiarato Francesca Frediani, Consigliera regionale M5S Piemonte.

"La Regione Piemonte convochi subito un tavolo con la proprietà per scongiurare il licenziamento ed accedere agli ammortizzatori sociali, come richiesto dai lavoratori che abbiamo incontrato oggi in Piazza Castello davanti alla sede della Giunta regionale. I licenziamenti in questo periodo sono un atto di macelleria sociale ed anche un'operazione assurda che priverebbe il nostro Paese di personale altamente qualificato spingendolo, inevitabilmente, all'estero".

"Tutte le istituzioni devono muoversi per evitare questo assurdo epilogo. Terremo alta l'attenzione non solo in Regione Piemonte ma anche in Parlamento, portando il caso all'attenzione del Ministero", conclude Frediani.

Massimiliano Sciullo

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