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Politica | 03 dicembre 2020, 12:42

Primarie, Lavolta lancia la raccolta firme online. Rabbia Pd: “Grave errore, non è ammissibile”

“Ho cercato una soluzione per garantire la sicurezza di tutti” spiega l’esponente dem. Frattura con i vertici torinesi del Partito Democratico: “Stigmatizziamo tale atteggiamento, in palese contrasto con le regole che il centrosinistra si è dato”

Primarie, Lavolta lancia la raccolta firme online. Rabbia Pd: “Grave errore, non è ammissibile”

E’ bastata l’ipotesi di una raccolta firme online per infervorare gli animi all’interno del Partito Democratico. Non è andata giù ai vertici torinesi l’annuncio di Enzo Lavolta, vice presidente del Consiglio comunale di Torino, di dare il via a una raccolta firme online per sostenere la sua candidatura alle primarie, ora sospese.

In questo periodo di emergenza sanitaria in cui la sicurezza e il contenimento del contagio devono venire prima di tutto, dobbiamo pensare a nuovi modi per raccogliere le firme a sostegno delle candidature alle primarie del centrosinistra che andranno a scegliere il candidato sindaco per Torino. Per questo ho cercato una soluzione che potesse consentire a tutti i candidati di raccogliere le firme in modo completamente digitale, per garantire la sicurezza di tutti, attraverso una piattaforma (tivotiamo.it) che garantisce l’autenticità delle firme grazie alla tecnologia del blockchain”, ha spiegato Lavolta sui social. Da qui l’invito a sostenerlo, con tanto di link diretto al sito per la raccolta firme virtuale.

Una mossa, quella dell’esponente dem, che ha immediatamente scatenato la reazione dei vertici torinesi del Partito Democratico. In una nota, infatti, il segretario metropolitano Mimmo Carretta e il responsabile dell’organizzazione Saverio Mazza hanno duramente criticato l’iniziativa, ricordando a tutti gli iscritti come in questo momento sia sospesa ogni raccolta firme per le primarie: “Non è ammissibile che si raccolgano sottoscrizioni online a favore di un presunto candidato, conducendo in grave errore l’eventuale elettore che, fuorviato, potrebbe scambiare quella piattaforma come un sistema ufficiale e approvato. Per tali motivi, diffidiamo gli autori della piattaforma e il committente alla raccolta di dati sensibili utilizzando a tal scopo le primarie”.

Stigmatizziamo tale atteggiamento che è in palese contrasto con le regole che il centrosinistra si è dato. Si ribadisce, dunque, che è sospesa ogni raccolta delle sottoscrizioni per le primarie qualunque sia la forma”, concludono i due esponenti del Pd.

Andrea Parisotto

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