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Economia e lavoro | 07 dicembre 2020, 14:44

Pininfarina Engineering, nuovo round in Regione: dieci posti di lavoro in più, ma restano 47 esuberi [FOTO]

La controproposta elaborata dai lavoratori durante l'assemblea di venerdì scorso è stata respinta dall'azienda, che ha aperto a 5 assunzioni nella capogruppo e 5 in società del territorio. Mercoledì nuova assemblea

Foto: Andrea Parisotto

Foto: Andrea Parisotto

Dieci posti di lavoro in più, cinque presso la capogruppo Pininfarina spa e altrettanti presso l'ipotetica (o ipotetiche) altra impresa operativa nel territorio e nell'orbita dell'azienda di Cambiano. Si smuove di poco la situazione della Pininfarina Engineering, ramo d'azienda messo in liquidazione dalla proprietà indiana di Mahindra e che vede ancora 117 lavoratori a rischio disoccupazione nel volgere di pochi mesi.

E' l'esito del nuovo vertice che si è tenuto in Regione questa mattina, per cercare di trovare un accordo su una vicenda che al momento vede la ferma opposizione dei sindacati metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm e che vede proprio la giunta guidata da Alberto Cirio tentare di fare da mediatore.

Venerdì scorso, nel pomeriggio, una nuova assemblea con i lavoratori aveva portato alla formalizzazione di una contro-proposta che avrebbe tutelato l'intera forza lavoro, anche se non tutti presso Pininfarina spa e accettando anche che si passasse a nuovi rapporti di lavoro ex novo. Ma l'azienda ha respinto in toto la proposta, formalizzando solo dieci posti di lavoro in più, tra capogruppo e altre società (al momento una sola, ma potrebbero essere di più) sul territorio. Dunque da 20 a 25 nel primo caso e da 40 a 45 nel secondo.

"Una proposta che non può soddisfare - dice Ugo Bolognesi, Fiom Cgil - perché non tutela gli altri lavoratori che rimarrebbero fuori. Mercoledì pomeriggio terremo una nuova assemblea con i lavoratori e vedremo cosa vogliono fare, a livello di iniziative, per manifestare il proprio dissenso".

"Siamo in una fase di stallo - aggiunge Arcangelo Montemarano, di Fim Cisl -, visto che la controproposta presentata all'azienda è stata rigettata al mittente. E le ricollocazioni non possono essere rifiutate, visto che altrimenti i lavoratori non potrebbero accedere al percorso di ricollocazione".

C'è già chi parla di tende e manifestanti all'esterno dello stabilimento, insieme allo sciopero, ma tutte le soluzioni sono ancora sul tavolo. Mentre il prossimo incontro in Regione sarà fissato per il 15 dicembre, quando prenderà avvio anche la fase istituzionale della vertenza, alla scadenza di quella strettamente sindacale.

Massimiliano Sciullo

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