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Attualità | 11 dicembre 2020, 10:25

Impianti sciistici chiusi? Opera Viva 'porta' gli sport invernali a Barriera di Milano e Falchera [FOTO]

Performance singolari e provocatorie per Alessandro Bulgini. L'artista di quartiere 'sfida' i Dpcm : “Prendo spunto dalla realtà che stiamo vivendo per raccontare i miei quartieri di riferimento”

Impianti sciistici chiusi? Opera Viva 'porta' gli sport invernali a Barriera di Milano e Falchera [FOTO]

Impianti sciistici chiusi? Nessun problema, ci pensa l'artista di quartiere Alessandro Bulgini a farvi praticare gli sport invernali! Dove? A Barriera di Milano e Falchera! Il promotore del progetto Opera Viva ha infatti approfittato della prima neve caduta su Torino per realizzare due singolari e provocatorie performance, con tanto di discesa su bob in luoghi (loro malgrado) simbolo dei due quartieri come le scale mobili del centro commerciale di via Cigna angolo corso Vigevano e lo skate park del nuovo Parco dei Laghetti.

Un sentito endorsement pro-impianti? Neanche per sogno, perché l'ennesima incursione di Bulgini a Torino nord si colloca senza ombra di dubbio nello spirito già ampiamente portato avanti con tutto il bagaglio di Opera Viva: “Approfitto – spiega l'artista – dei racconti pubblici quotidiani, dettati in questo caso dai Dpcm, per attirare l'attenzione e dare visibilità a Barriera di Milano e Falchera: io stesso divento il pretesto per raccontare il paesaggio urbano alle mie spalle e le storie di umanità che si celano dietro alla mia rappresentazione solo apparentemente giocosa”.

Per descrivere l'azione, viene scomodato il termine 'resistenza': “Questo – aggiunge – è il mio modo di farla: una resistenza che parte dall'esistente e che ha scelto come punto di riferimento la periferia, quanto di più importante e rappresentativo ci possa essere da sostenere con l'arte. In un periodo così tanto devastato da contingenze e bisogni l'artista, come una sorta di guerrigliero nella giungla, deve avere la capacità di dare il proprio contributo mettendosi a disposizione del territorio. L'obiettivo è quello di fornire una visione quanto più possibile stratificata della storia, lasciando un segno nella memoria delle persone”.

Marco Berton

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