Da domenica scorsa, 13 dicembre, non si può percorrere via Torino senza ricordare Mattia Serafini, il giovane originario di Brandizzo che lo scorso settembre ha perso la vita in un incidente in moto, in Francia. Giornalista, lavorava nell'ufficio stampa dell'Unione Industriale di Torino, dedicandosi in particolare al Centro Congressi. Aveva 36 anni.
La famiglia del giovane, insieme agli amici ed ai coscritti, ha infatti donato alla comunità di Brandizzo un defibrillatore, un dispositivo medico in grado di salvare la vita in caso di arresto cardiaco.

(Mattia Serafini aveva 36 anni)
"Grazie alla generosità della famiglia di Mattia Serafini e alla tenace volontà dei suoi amici e coscritti - commenta il sindaco Paolo Bodoni -, Brandizzo ha un defibrillatore in più sul suo territorio. Una macchina salvavita, utile in caso di necessità, che speriamo di non usare mai".
Poi il ricordo di Mattia: "Un ragazzo speciale, che grazie alle tante persone a lui care, ha lasciato e lascerà un segno importante nella nostra Comunità. A pandemia finita, organizzeremo dei corsi per usare la macchina e per imparare le manovre in caso di emergenze sanitarie".















