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Economia e lavoro | 25 gennaio 2021, 15:00

La vera storia dei tarocchi: dall'origine ai giorni nostri

I tarocchi sono uno strumento che da secoli accompagnano i cartomanti nella rivelazione delle sfumature per rispondere a delle domande.

La vera storia dei tarocchi: dall'origine ai giorni nostri

I tarocchi sono uno strumento che da secoli accompagnano i cartomanti nella rivelazione delle sfumature per rispondere a delle domande. Ma qual è la loro vera storia e come si differenziano tra i vari popoli?

Le teorie sui Tarocchi

Chi almeno una volta nella vita non ha toccato e guardato un mazzo di tarocchi? Affascinanti e dalle mille sfaccettature queste carte hanno attraversato i secoli mantenendo la loro importanza che non è mai declassata.

Ci sono tantissime teorie in merito alla loro nascita e in alcuni casi prive di fondamento scritto, anche se gli studiosi sono consapevoli del fatto che queste figure e questi disegni così importanti siano stati utilizzati sin dagli Egizi per interpretare il futuro o alcuni aspetti di esso.

C’è una prima teoria che viene descritta nel libro di Thot che evidenzia una loro corrispondenza con la derivazione dei geroglifici. Proprio gli egizi sembra che volessero rappresentare una correlazione tra religione e profonda conoscenza di mondi non terreni.

Una seconda teoria porta alla Cina nel XI secolo a.C., infatti secondo le loro teorie questo sistema immagini particolari rappresenterebbe I Ching ovvero il libro che custodisce tutta la saggezza del popolo che si è tramandata nei secoli. 

Non si hanno indicazioni concrete e scritte per quando riguarda queste carte se non a partire dal 1375 quando in Europa arriva il gioco delle carte con una diffusione completa nel 1400.

Carlo IV di Francia per un suo capriccio personale ha commissionato la creazione di un suo particolare mazzo di carte: è vero che non ci siano prove certe che si trattassero di Tarocchi ma è altrettanto vero che quella tipologia viene confusa per un lunghissimo periodo da parte della Bibliothéque Nationale.

Si identificano inoltre come un gioco di carte ma non per la divinazione bensì per avere delle figure differenti con significati particolari che potessero divertire tutti quanti. Ma non è il caso di fare chiarezza?

In ogni libro e in ogni scrittura quasi tutti cercando di dare una data certa alla invenzione dei tarocchi. Sino ad oggi nessuno ha potuto pienamente provare la loro creazione, da chi possono essere nate e il motivo per la quale siano passate da un semplice gioco di carte alla divinazione nelle mani dei maggiori cartomanti nel mondo.

Il filologo Court De Gebelin ha sempre reputato la loro nascita all’epoca degli egizi in quanto gli unici a poter avere questa fantasia e conoscere in ogni disegno e simbolo un qualcosa di concreto portato avanti sino ad oggi. Ma in tantissimi casi ci sono delle testimonianze che portano la loro creazione in India quando prima di Cristo esistevano queste carte di forma rotonda: erano dieci e raffiguravano le dieci rincarnazioni del Dio Visnu.

Il gioco delle carte e i tarocchi

Si accenna sempre al fatto che questo gioco sia da correlare a quello delle carte, come indicano molti documenti storici. Le carte classiche non sono differenti da quelle che si usano ancora oggi con bastoni, coppe e spade che ricordano il mazzo napoletano da sempre apprezzato in tutta Europa.

La famiglia Visconti in Italia voleva un mazzo di carte personalizzato facendolo decorare da Bonifacio Bembo con l’affresco denominato gioco dei tarocchi nel 1440. Da questo momento in tutte le  corti si diffondono dei mazzi personalizzati con tutte le loro varianti.

In moltissimi documenti sono state ritrovate carte da gioco illustrate ma anche delle regole. Non solo, infatti l’uso di queste carte per l’arte divinatoria viene descritto nell’opera Il Caos del Tri per Uno scritto da Merlin Cocai: in realtà è una storia dove uno dei protagonisti viene descritto proprio sulla base di una delle carte dei Tarocchi.

Una volta le illustrazioni di queste non venivano interpretate come oggi ma viste come allegoriche e divertenti. I personaggi buffi e non veritieri, con una contrapposizione del bene e del male che davano agli spettacoli una nota in più per tutto il pubblico. 

Ma è nel XVII secolo che tutto cambia e questi diventano degli strumenti utilizzati da cartomanti come interpretazione del futuro e per risposta alle domande su amore e guerra. Tutto sembra nascere nella città di Bologna per poi arrivare a degli scritti particolari dove si descrivevano le carte per le predizioni future (Antoine Court de Gébeline e Etteilla) con una correlazione ai libri di Thot come accennato all’inizio dell’articolo. 

L'evoluzione dei tarocchi 

Ci sono tantissimi mazzi di carte che si sono trasformati in tarocchi lasciando la loro impronta sino al giorno di oggi. I primi in assoluto sono quelli del Mantegna nel XV secolo che sono suddivisi in due parti considerando che per le illustrazioni sono stati chiamati due artisti differenti.

Poi si narra anche dei tarocchi di Marsiglia che potrebbero essere nati in Lombardia – seppur in data sconosciuta – ma diffusi in Francia ma con simbologia particolareggiata da segni delle carte che si trovano ancora oggi.

Le carte dei Tarocchi oggi utilizzate derivano nella maggior parte dai Trionfi Marsigliesi, tanto che nel 1800 si assiste ad una prima vera scuola per l’interpretazione di queste carte divinatorie che ha avvicinato l’interesse di tantissime persone del settore e non.

Per un periodo storico si è anche assistito ad una specie di avvicinamento al fenomeno per moda, poi andato a scemare nel tempo e dando agli esperti la chiave per la loro interpretazione. 

Cartomanti e carte divinatorie oggi

Come accennato è impossibile trovare una collocazione storica di queste carte, nate per mano di diversi artisti per allegoria e poi sviluppate per rappresentare tutti gli aspetti di vicissitudini umane.

Le carte divinatorie oggi sono gli Arcani che sono rappresentate da simboli, disegni, immagini, numeri, nomi  con alle loro spalle una pratica esoterica molto precisa che viene correlata alla figura del Dio Rivelatore Ermete Trismegisto.

Le cartomanti praticano la tarologia ovvero la lettura e interpretazione di  queste carte con una pratica legata alla conoscenza e alla divinazione. Oggi i tarocchi rappresentano un mazzo di 78 lame con:

 

  • 22 Arcani maggiori o Trionfi
  • Carte senza seme
  • 56 Arcani minori

e sono uno strumento che si interroga in merito ad una determinata situazione, su come possa essere affrontata e interpretata. Non solo, infatti i Tarocchi aiutano anche a scoprire una determinata personalità che traccia il comportamento di una persona così da poter avere una strada da perseguire sempre con libero arbitrio da parte di chi vuole conoscere la “verità”.

Nel tempo sono sempre stati i cartomanti gli unici a poter interpretare simboli, disegni e numeri dando una interpretazione in base al loro significato che cambia se dritto o rovescio. Negli anni si è assistito purtroppo ad una mercificazione di tutto il sistema senza una vera conoscenza dell’arte divinatoria e disciplina esoterica: per questo motivo la storia insegna che gli esperti siano gli unici in grado di dare una risposta.

I Tarocchi non rivelano il futuro, ma grazie alla sensibilità degli esperti si possono avere delle risposte e delle interpretazioni in merito ad un avvenimento oppure una persona.

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