Il Piemonte accelera sui vaccini anti-Covid. Oggi sono state 12.120 le dosi somministrate in regione, tra cui 7.652 a ultraottantenni. Altri 1.952 hanno invece ricevuto la seconda dose. Il totale dei vaccini inoculati dall’inizio della campagna sale dunque a 523.815 (157.687 come seconda), corrispondenti all'81,3% dei 644.100 finora disponibili per il Piemonte.
La percentuale è inferiore a quella di ieri in quanto il totale comprende le 57.330 dosi di Pfizer consegnate ieri. Nella giornata di oggi sono state consegnate 48.000 dosi di AstraZeneca (quota inferiore rispetto alle 53.500 previste).
La Regione intanto ha comunicato che lunedì 15 marzo inizieranno alcune nuove fasi del piano vaccinale. E in particolare chi ha un’età compresa tra 70 e 79 anni (tutti i nati nel 1951 compresi) potrà esprimere la preadesione alla vaccinazione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it. La richiesta arriverà in modo automatico al medico di famiglia, che si accorderà con l’assistito per fissare la data della vaccinazione ed eseguirla con il vaccino AstraZeneca nel suo ambulatorio, oppure in un ambulatorio di medicina di gruppo o in uno messo a disposizione dall’azienda sanitaria del territorio.
In Piemonte la fascia 70-79 anni comprende 480.000 cittadini, 17.000 dei quali già vaccinati in quanto ospiti di una Rsa.
Sempre lunedì 15 marzo partirà la prenotazione delle vaccinazioni anche per le persone che si trovano in condizione di estrema vulnerabilità. Rientrano in questa condizione coloro che sono affetti da una delle 13 patologie indicate dal piano nazionale: malattie respiratorie; malattie cardiocircolatorie; condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica; diabete e altre endocrinopatie severe quali il morbo di Addison; fibrosi cistica; pazienti sottoposti a dialisi; malattie autoimmuni e immunodeficienze primitive; malattie epatiche; malattie cerebrovascolari; patologie onco-ematologiche ed emoglobinopatie; sindrome di Down; trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche, grave obesità.
In questo caso la propria adesione va espressa direttamente al proprio medico di famiglia. La vaccinazione verrà fatta presso uno dei punti vaccinali della propria Asl attraverso i vaccini Pfizer e Moderna. La comunicazione della data e del luogo della somministrazione verrà inviata dalla Regione via sms e/o posta elettronica.
Dalla prossima settimana inoltre si partirà anche con l’adesione alla vaccinazione dei caregiver, ovvero coloro che convivono con pazienti affetti da alcune specifiche patologie: sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; paralisi cerebrali infantili; trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni; grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; malattie autoimmuni con associata immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico; pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; genitori di pazienti onco-ematologici ed emoglobinopatie sotto i 16 anni di età; pazienti con trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche (in lista di attesa e sottoposti a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura) o trapiantati al di fuori di queste tempistiche che abbiano sviluppato complicazioni.
Il 16 marzo inizierà invece la vaccinazione degli oltre 6.000 disabili presenti all’interno delle comunità residenziali e semiresidenziali del Piemonte.
Intanto prosegue la vaccinazione delle persone con più di 80 anni con i vaccini Pfizer e Moderna. Sono più di 130.000 gli over80 vaccinati in Piemonte (oltre 20.000 all’interno delle Rsa). Tutte le persone che hanno preaderito (in totale 306.000) verranno chiamate man mano che arriveranno i vaccini da Roma. Del personale scolastico ha invece finora ricevuto la dose il 42% di chi ne aveva diritto.
“Abbiamo somministrato l’87% delle dosi disponibili per il nostro territorio e siamo la prima, tra le grandi regioni d’Italia, per percentuale di popolazione già vaccinata - spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Ma non basta. L’Italia deve andare più veloce e per farlo bisogna potenziare la dotazione di vaccini. Chiediamo al Governo di darcene di più”.
“Più che una corsa ai vaccini sembra una corsa agli annunci quella di Cirio: mentre dai giornali lancia la campagna di vaccinazione per i settantenni e i soggetti fragili, gli unici che dovranno assumersi la responsabilità di stilare gli elenchi dei pazienti con diritto ad avere il vaccino sono i medici di base, con cui le riunioni organizzative sono ancora in atto e non si ha ancora nemmeno una stima di quanti aderiranno. Cirio ipotizza il 75%, ma su quali basi? E i pazienti dell’altro 25% da chi saranno seguiti?”, si chiede Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi. “Gli unici dati inequivocabili ci dicono che il Piemonte sta inoculando circa 12 mila dosi al giorno, un numero ben al di sotto delle 15.500 dosi previste dal suo stesso piano e lontano anni luce dalle 20mila dosi giornaliere che la Giunta vuole raggiungere".