Tra un giallo e un arancione tra un Dpcm e l'altro, anche l'arte cerca di ritrovare i propri spazi. E, proprio in un periodo infausto come questo, la bellezza può dare nuovo respiro e necessaria speranza.
Oggi raccontiamo la bellezza delle foto di Carola Allemandi. Fotografa torinese tanto giovane quanto talentuosa che in pochi anni ha dimostrato una crescita tale che, siamo sicuri, continueremo a sentir parlare di lei e della sua arte, sempre più spesso e sempre con maggior attenzione.
La mostra fotografica "Mimesi" nasce da uno spettacolo teatrale "Piccoli Addii", a sua volta nato da un libro di Luca Ragagnin.
O meglio, nel 2000 Ragagnin pubblica con Bompiani "Il piccolo libro degli addii". Microracconti, citazioni, aforismi dedicati al distacco.
Lo scorso settembre, presso la Giardiniera Reale, sede del Circolo degli Artisti di Torino, va in scena la performance "Piccoli Addii" ispirata al libro.
E, nello stesso periodo, Chiara Graglia, direttrice artistica dello spettacolo, coinvolge Carola Allemandi, proponendole di realizzare una mostra da esporre nei medesimi spazi.
Alla giovane fotografa è stato "permesso" di distaccarsi completamente dal progetto originale e di realizzare una mostra fotografica solo tangenzialmente legata a libro e spettacolo teatrale. “Mi è stata data assoluta libertà”, spiega Carola Allemandi. “L’importante è che tenessi conto di tre concetti: l’abbandono, il corpo e il paesaggio”. Ed è così che tra agosto e settembre scorsi Carola ha fotografato diversi modelli, attori e non, all’interno della Giardiniera e nel parco esterno. Ne è nato uno studio del corpo nello spazio, corpo metaforico che, dialogando con il paesaggio, diventa esso stesso elemento. Perdendo non solo qualsiasi connotazione di carattere sessuale ma anche anatomica e persino umana.
Un lavoro, quello tra fotografa e modelli, che non è affatto facile, fatto prima di conoscenza e di fiducia e poi della realizzazione degli scatti stessi. Un percorso in salita. Un lavoro in divenire. Tra le stesse fotografie esposte si nota la crescita dello studio dalle immagini, seppur bellissime, più didascaliche a quelle in cui il distacco dal corpo è completo e lo scopo raggiunto.
Un lavoro eseguito in poco tempo, destinato a crescere in futuro. Uno studio che Carola Allemandi desidera approfondire e che noi siamo molto curiosi di vedere in un suo possibile sviluppo.
La personale è stata aperta il 15 febbraio presso il Circolo degli Artisti in corso San Maurizio 6 e sarebbe dovuta rimanere aperta fino all'8 marzo ma le nuove disposizioni in Piemonte hanno obbligato la chiusura anticipata, o meglio, la sospensione dell'esposizione. La personale, infatti, riprenderà ancora per una settimana, l'ultima mancante, appena sarà nuovamente possibile.
E noi vi consigliamo di non perdervela.