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Economia e lavoro | 22 marzo 2021, 09:33

Stellantis, volantinaggio fuori dai cancelli di Mirafiori: "Tagli dei costi, meno pulizia e in fabbrica fa freddo"

I sindacalisti di Fim Cisl segnalano anche l'eliminazione di alcuni servizi igienici, meno passaggi per l'igienizzazione e trasporti ridotti: "La cura è peggio della malattia". E Fiom Cgil dichiara lo sciopero degli straordinari

Catena di montaggio a Mirafiori

Volantinaggio da parte di Fim Cisl fuori dai cancelli di Mirafiori nella mattinata di oggi

"Una cura che è peggio della malattia". Questo lo slogan scelto questa mattina dai rappresentanti di Fim Cisl per il volantinaggio che ha interessato i cancelli di Mirafiori.
Nel mirino, le condizioni che il "nuovo corso" di Stellantis sembra aver introdotto in tempi recenti. Il principio era stato già espresso dallo stesso ad, Carlos Tavares, in occasione della sua recente visita a Torino: differenza di costi eccessiva tra Paesi e dunque necessità di limare le differenze. 

Ma gli effetti, secondo i rappresentanti che oggi si sono dati appuntamento fuori agli ingressi della fabbrica e che faranno il bis al cambio turno delle 14, non sono esattamente quelli che si pensava.

"Sicuramente il tema dei costi affrontato in maniera diretta dal nuovo AD ha messo in tensione tutta la struttura gerarchica aziendale. Gli uffici acquisti in primis - dicono da Fim Cisl -. Gli operativi sono continuamente sotto pressione per ridurre i costi delle spese generali e questo provoca pesanti disagi ai lavoratori tutti".

E l'elenco dei disagi non lascia spazio all'immaginazione. "Solo per elencarne alcuni - si legge nel documento diffuso ai lavoratori - eliminazione di alcuni servizi igienici, riduzione passaggi dell’impresa di pulizia (che in piena Pandemia è un assurdo), probabili future chiusure di porte di ingresso e spogliatoi, temperatura ambienti ridotta e riduzione dei trasporti". 

In attesa di capire se si tratti soltanto di coincidenze, oppure se questo faccia parte di un piano più ampio di ristrutturazione dei costi, da Fim Cisl sottolineano: "Siamo consapevoli che la nuova Stellantis, almeno per la parte italiana, ha molti punti sul 

quale efficientarsi, ma ci saremmo aspettati un’efficienza rivolta al prodotto e non ai servizi generali, effettuare tagli orizzontali dappertutto ha il solo risultato di creare disagi che colpiscono tutti i lavoratori". "Ci siamo spesi e continueremo a farlo, per riavere la mensa all’interno del turno, mentre oggi è a fine turno, perché riteniamo essere la sua collocazione naturale sia per il riposo delle persone sia per garantire occupazione e qualità agli addetti che vi lavorano".

E concludono: "Tutti vogliamo un futuro in Stellantis, ma non possiamo non far notare che le cure se troppo aggressive, rischiano di finire il malato".

La Fiom dichiara lo sciopero degli straordinari: "Ci trattano come macchine"

E lamentele arrivano anche da Fiom Cgil, che nelle stesse ore - oltre a ricordare il continuo ricorso alla cassa integrazione e al "taglio" dei lavoratori a tempo determinato che erano stati presi per la 500 elettrica - dichiara lo sciopero degli straordinari: "Il discorso dei costi ricade su riscaldamento, manutenzioni, pulizie e quindi sulla salute dei lavoratori, oltre che sui posti di lavoro negli appalti".
E così, per martedì, mercoledì e giovedì, dalle 14 "si finisce di lavorare", mentre invece dall'azienda aveva chiesto di lavorare sul Levante per un'ora in più, fino alle 15. "Sono dieci anni che facciamo cassa integrazione, quando non lavoriamo non contiamo più nulla e siamo trattati come macchine. Se servi, domani fai straordinario, il giorno dopo non servi più e stai in cassa. Ci vogliono a loro totale disposizione", lamentano le rsa della Carrozzeria di Mirafiori.

 

Massimiliano Sciullo

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