Dei numerosi locali notturni che affollavano la movida al Parco del Valentino, quello che una volta era il Cacao si è spostato in corso Moncalieri, mentre l’unico effettivamente aperto è il Life. Quando apriranno gli altri locali?
Gli storici come il Fluido e la Rotonda, avevano previsto un’apertura per l’estate, probabilmente entro metà luglio. Di fatto però le aperture tardano ad arrivare con i cantieri che viaggiano a rilento, soprattutto a causa del maltempo di giugno che non ha aiutato i lavori.
“Ha piovuto troppo” conferma Davide Gallo, della società Rotonda Srl. Il locale di corso Massimo d’Azeglio sarà dotato di due ristoranti su due piani, con un'area aperitivo e un’area ballo interna. “Non siamo riusciti a finire i lavori in tempo. Dovremmo terminare entro fine luglio, ma vuol dire prevedere un’apertura oltre il 15 agosto”.
Una situazione simile a quella dell’ex Fluido di via Cagni. Assegnato alla società Invest Srl, si chiamerà Pados ed entro una quindicina di giorni dovrebbe terminare i lavori e quindi prevedibilmente aprire prima di agosto.
E gli altri?
Il Cacao ha riaperto, ma con una nuova sede a Moncalieri, mentre gli unici locali in attività sono il Life in corso Massimo d’Azeglio, sotto la gestione della società 3GM, e che mantiene il carattere principalmente di cocktail bar, l’Imbarco Perosino, diventato Al Pero e passato alla gestione di Gulino Group con servizio di ristorazione, apertivi ed eventi organizzati, e l’Imbarchino del Valentino di via Cagni, assegnato agli Amici dell’Imbarchino con servizio di ristorazione ma anche di attività culturali, sociali, di svago e animazione
Dovremo ancora aspettare le soglie dell’autunno per l’ex Chalet, passato alla gestione di Vivenda spa. Il nuovo locale in cui si stanno ancora svolgendo i lavori dovrebbe essere pronto per settembre, si chiamerà Maxela e sarà un ristorante con musica dal vivo.
Più complessa la situazione del club Ottantaquattro in corso Massimo d’Azeglio, assegnato alla società Ottantaquattro, inizierà i lavori di riqualifica nell’autunno, mentre per l’area su cui una volta si trovava il Cacao, il Comune sta facendo approfondimenti per verificare la possibilità di ripristinare la precedente destinazione per l’intrattenimento e per la ristorazione, una volta terminati i lavori di riqualifica del Parco del Valentino e del padiglione V.
“Con i gestori dei locali in concessione del parco del Valentino la Città ha attivato un tavolo di coordinamento, che si riunisce periodicamente coinvolgendo sia i concessionari dei locali ancora chiusi che di quelli aperti - spiega la vicesindaca Michela Favaro, che ha la delega al patrimonio- . Questa è l’occasione da parte loro per dettagliare i tempi delle aperture e segnalare eventuali criticità da risolvere e, da parte dell’amministrazione, per aggiornarli rispetto all’andamento dei lavori di riqualificazione del Parco con il PNRR e delle aree che verranno chiuse per consentire i lavori. Nelle prossime settimane ci rincontreremo per continuare il dialogo di aggiornamento”.
Intrattenimento più leggero e nuove mode
Gli immobili del Valentino sono tutti di proprietà del Comune e dati in gestione tramite bando, tutti nell’insieme sono caratterizzati da un tipo di intrattenimento più "leggero”.
“Non ci saranno mai più i locali che ci saranno prima - commenta Valentino Nasi, presidente di Epat Ascom. Le nuove caratteristiche sono sì dettate dalla declinazione scelta dai locali, ma anche dalle nuove abitudini dei giovani. “Sull’intrattenimento notturno c’è stata una fiammata post covid - spiega Nasi - però oggi la tendenza dei più giovani è di un altro tipo di serata. È cambiato il modo di divertirsi purtroppo, con alcol a basso costo che ruota intorno alla malamovida”.
“Siamo in un momento storico particolare. Sono cambiati i giovani, le stagioni e oltre questo c’è da dire che dopo il covid c’è stata un’esplosione di abusivismo con locali che sono ristoranti ma poi fanno da discoteche o circoli e associazioni, senza autorizzazioni da ballo, che però lo fanno e creano una concorrenza sleale non essendo soggetti a controlli. Un’attività abusiva ma anche una bomba pronta a esplodere perché il fatto di avere tante persone dentro un locale, senza l’adeguata sicurezza, aumenta il rischio di qualche tragedia”.