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Economia e lavoro | 08 aprile 2021, 15:00

Trattamento dei rifiuti industriali: come affrontare il futuro?

Il trattamento dei rifiuti è un argomento tanto importante quanto spinoso in quanto ha delle implicazioni sia dal punto di vista economico che da quello della salvaguardia ambientale e della salute.

Trattamento dei rifiuti industriali: come affrontare il futuro?

Il trattamento dei rifiuti è un argomento tanto importante quanto spinoso in quanto ha delle implicazioni sia dal punto di vista economico che da quello della salvaguardia ambientale e della salute, senza dimenticare il continuo aggiornamento dal punto di vista normativo. In tale contesto diventa cruciale riuscire a capire come affrontare il futuro. Le parole chiave sono senza alcun dubbio recupero e trattamento. 

Un corretto trattamento dei rifiuti sia in ambito industriale che domestico consente di dare nuova vita agli stessi andando a ridurre consumi e sprechi. Basti pensare alle bottiglie di plastica che se opportunamente ricalate e trattate possono avere tra i tre e cinque cicli di vita, in differenti forme ed utilizzi ed, in alcuni casi, persino trasformarsi in indumenti.

La strada giusta intrapresa da P&G

Anche per i rifiuti industriali il discorso è lo stesso, tra il groviglio normativo in continuo aggiornamento circa lo smaltimento e lo stoccaggio e i costi non proprio bassi, la strada del recupero sembra essere quella più vantaggiosa e quella che può portare maggiori benefici a lungo termine. Tra le realtà che hanno deciso di intraprendere questa strada troviamo P&G, che ormai da anni attua una serie di strategie volte a ridurre lo spreco dei rifiuti ed il loro riciclo. Tra queste vi è l’obiettivo che di azzerare il conferimento dei rifiuti in discarica ma già un buon punto di partenza è stato quello di creare soluzioni per  il riciclo di pannolini e assorbenti ed il più classico, ma non meno importante, riciclo di materiali in plastica.

Scegliere la pratica del trattamento dei rifiuti industriali rappresenta una soluzione estremamente avanguardista rispetto alla più classica scelta del semplice smaltimento. Pensiamo ad esempio alla produzione di packaging ecosostenibile, scelta d’impatto non soltanto a livello comunicativo ma anche per l’incidenza positiva non solo sui costi di stoccaggio e smaltimento, ma anche su quelli di generazione dei nuovi prodotti dando la possibilità all’azienda di accedere anche a sgravi ed agevolazioni presenti nei nuovi piani governativi.

Quali sono le strade di recupero dei rifiuti?

Una prima strada, ovvia e semplice, è quella di recuperare il rifiuto così com’è, senza trattarlo in alcun modo e renderlo utilizzabile per qualche altra cosa o in un contesto diametralmente diverso da quello in cui era applicato in precedenza.

Una seconda strada è quella della termovalorizzazione, che consiste nel produrre energia direttamente dall’incendio dei rifiuti; ma tale strada è sempre bene sceglierla nel momento in cui l’oggetto abbia subito almeno un ciclo di riutilizzo se non addirittura due.

Infine, vi è una via di mezzo tra le due precedentemente descritte che consiste nella trasformazione del rifiuto stesso, il che gli consente di avere una nuova vita ed entrare in un campo di utilizzo anche opposto rispetto al precedente.

I benefici 

Con il recupero e la trasformazione dei rifiuti industriali e speciali, l’azienda contribuisce a rendere i rifiuti da essa prodotti assimilabili agli urbani e quindi trasformabili in una fonte interamente e assiduamente rinnovabile, attraverso iterazioni di trasformazione che consistono nella divisione, nella macinazione, nella vagliatura e nella raffinazione dei medesimi.

Naturalmente, per rendere possibile il trattamento dei rifiuti industriali l’azienda che sceglie questa strada dovrà rivolgersi ad un’azienda specializzata in tale pratica e con tutte le dovute certificazioni al fine di evitare di procurare danni a sé stessa e all’ambiente.

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