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Politica | 27 aprile 2021, 17:25

Regio Itinerante, Magliano: "Da quattro anni in crisi, i piccoli Comuni rischiano di dover rinunciare a ospitare concerti di alto livello"

Il capogruppo dei Moderati provoca i vertici del Piemonte: "Alla Giunta Regionale, che sul progetto mette fondi, va bene così?"

Regio Itinerante, Magliano: "Da quattro anni in crisi, i piccoli Comuni rischiano di dover rinunciare a ospitare concerti di alto livello"

Qual è il vero interesse, da parte della Giunta Regionale, nei confronti del "Regio Itinerante"? Che tipo di "Regio Itinerante" ha in mente? Se lo è chiesto il capogruppo dei Moderati in Consiglio regionale, Silvio Magliano, che oggi ha presentato un question time sul tema.

"Lo scopriremo senza tema di smentite - ha detto - alla fine della pandemia, quando non sarà più possibile appellarsi alle limitazioni che gravano sugli eventi in presenza per giustificare il crollo verticale nel numero di appuntamenti organizzati. Il calo è iniziato nel 2018: ben prima dell'emergenza pandemica. Per ora, rileviamo che è impossibile, da una parte, affermare che il progetto è al centro delle preoccupazioni della Regione Piemonte e, contemporaneamente, rinunciare a fornire indicazioni programmatiche e strategiche, avallando semplicemente le decisioni del Commissario Straordinario, come se l'Ente Regionale non mettesse fondi a sostegno dell'iniziativa. Lo stesso responsabile dell'iniziativa con delega ai rapporti con gli Enti locali per l'organizzazione degli eventi è stato messo alla porta".

"Cedere l'organizzazione del Regio Itinerante a un ente esterno al Teatro è compatibile con lo spirito stesso dell'iniziativa?", si chiede Magliano. "Il Regio Itinerante, che ci auguriamo resti un imprescindibile punto di riferimento delle politiche culturali regionali e non sia limitato a un numero ristretto e fisso di località, ha permesso di organizzare, dal 1998 in avanti, quasi 1.400 concerti, per la maggior parte a ingresso gratuito e realizzati in tutto il territorio regionale, dai capoluoghi di provincia alle più remote zone collinari e di montagna, presso teatri, chiese, castelli, auditorium. Episodi come la cancellazione, il giorno prima dell'evento, di un concerto in calendario a Rivalta lo scorso ottobre o come il ritardo nella pubblicazione del bando per la selezione dei nuovi gruppi da camera non sono senza conseguenze e danno le dimensioni delle criticità che gravano, attualmente, sul Regio Itinerante. L'aumento della quota a carico degli Enti (la cifra a componente è quasi triplicata) ha contribuito ad abbattere la domanda di appuntamenti da parte del territorio".

"Il resto del quadro lo tracciano i numeri: dopo il picco raggiunto nella stagione 2009-2010 con 62 concerti, il rallentamento del 2018 e il crollo nel 2020-21, con 13 soli eventi. Ora siamo a un bivio: questa Giunta crede nel "Regio Itinerante" oppure no? Se sì, occorrono misure politiche conseguenti e adeguate; se no, per correttezza, lo si dichiari esplicitamente. L'ampliamento delle proposte del 'Regio Itinerante' si è reso possibile anche grazie al crescente riscontro del pubblico e all'aumento della domanda di enti e associazioni che intendono ospitare i concerti. Un circolo virtuoso che sarebbe assurdo interrompere".

comunicato stampa

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