Un piccolo gioiello torinese che si prepara a una nuova vita: è fissata infatti per l'estate del 2022 la fine dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione della ex sede della Utet, la storica casa editrice torinese che ha accompagnato la crescita e la formazione di generazioni, non solo in città.
L'edificio di corso Raffaello 28, proprio all'angolo con via Ormea, con i suoi mattoni rossi e le volte eleganti, si prepara infatti a diventare un complesso residenziale ribattezzato "Ri.Va", acronimo che sta per Rinascimento Valentino Apartments. Un edificio iconico, progettato nel 1899, diventando la sede di una delle più antiche e importanti case editrici italiane, l'Utet appunto. Venne quasi completamente distrutto nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere ricostruito e inaugurato nel 1947. Successivamente, grazie all'ingegno di due grandi architetti torinesi, Roberto Gabetti e Aimaro Isola, padri del neoliberty italiano, l’edificio venne ulteriormente ampliato.
Il nuovo complesso, che conta una superficie di oltre 5.300 metri quadri, ospiterà 48 unità immobiliari diverse tra loro e distribuite su quattro piani fuori terra, ma ci sarà spazio anche per un’autorimessa distribuita su due piani interrati.
L’iniziativa di recupero immobiliare è coordinata da Algos, che agisce quale property manager di Itaca Real Estate S.r.l., veicolo immobiliare del fondo Algebris NPL Partnership II e proprietaria dell’immobile. Gabetti Home Value, divisione di Gabetti dedicata al settore delle nuove costruzioni e dei frazionamenti, ha invece l’incarico di commercializzare l’edificio attraverso Santandrea, divisione del Gruppo Gabetti dedicata al lusso.
“Un importante processo di riqualificazione che restituisce alla città e ai torinesi una costruzione dal forte valore simbolico - dice Federico Zardi, relationship manager Gabetti Piemonte - Il nuovo complesso sarà moderno e innovativo mantenendo i tratti architettonici della costruzione preesistente: colonne di marmo, travi di legno, finiture in ghisa con soppalchi in legno. In un recupero che preserva interamente le pre-esistenze verranno mantenute la scenografica scala elicoidale e la portineria, impreziosita da una boiserie in legno e colonne in marmo scuro con capitelli rinascimentali”.