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Moncalieri | 21 settembre 2021, 17:57

Ospedale unico, Montagna chiama a raccolta i territori della cintura sud: "La battaglia va combattuta assieme"

Il sindaco di Moncalieri sostiene la necessità di un'azione comune: "Nel post pandemia bisogna cambiare marcia, il diritto alla salute è universale"

paolo montagna

Ospedale unico, Montagna chiama a raccolta i territori: "La battaglia va combattuta assieme"

Ne ha parlato nel weekend, nel corso della Festa de L'Unità a Moncalieri, ora è tornato a chiederlo con forza, rilanciando una battaglia che aveva portato avanti nel 2020 e di nuovo la scorsa primavera, quando la Regione aveva deciso di stoppare tutto. Il destino dell'ospedale unico dell'Asl To5 è tornato in discussione e Paolo Montagna chiama a raccolta tutti i territori della cintura sud per una mobilitazione comune.

"Battaglia da combattere insieme"

"La sanità deve restare pubblica. Non lo abbiamo di certo scoperto con il Covid quanti passi indietro abbiamo fatto negli ultimi anni e quanta strada c’è da recuperare. Ma nel post pandemia dovremo cambiare marcia perché il diritto alla salute sia davvero universale", ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco di Moncalieri. "La battaglia per il nuovo ospedale prosegue. Una battaglia di territorio che va combattuta insieme. Abbiamo già visto come si comporta la Regione: mette gli interessi di bottega davanti a quelli dei cittadini. Ferma un progetto già finanziato, già pronto a partire, quando è davanti agli occhi di tutti che il territorio è stremato. Che a fronte di medici e operatori straordinari, abbiamo strutture che ci fanno vergognare".

"2022 anno del riscatto"

"Rivolgo a tutti noi l’invito alla mobilitazione: è il momento di convincere quante più persone possibile", ha aggiunto Montagna, rilanciando il suo appello affinché una scelta sul sito venga presa in tempi rapidissimi. Tanto che si è detto pronto ad appoggiare l'idea Debouché, lanciata dal Comune di Nichelino, abbandonando la soluzione Vadò, "se questo serve per uscire dall'impasse".

La conclusione è dedicata tutta alla sua città: "Da Moncalieri all’Italia, passando per Torino. Quando ho parlato della nostra Città, ho tracciato alcune linee: il 2022 sarà l’anno del riscatto. E nell’anno del riscatto raccoglieremo tanti frutti del nostro lavoro, in termini di infrastrutture, in termini di sviluppo. Possiamo voltare pagina e guardare avanti con maggior fiducia".

Massimo De Marzi

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