Pablo Neruda e Alpignano. Apparentemente due mondi a sé stanti. Eppure, una bellissima storia lega il poeta cileno al comune della cintura torinese. Un rapporto che si sviluppa in primis nella cosmopolita Milano, per poi spostarsi di un centinaio di chilometri a ovest, come sfondo di un rapporto di pura ammirazione e amicizia.
Quella tra Neruda e Alberto Tallone nasce per puro caso. Dalla sensibilità di un artista che, nonostante uno status riconosciuto internazionalmente, non era di certo abituato a stroncare a prescindere nuove opportunità umane e di conoscenza. "Voglio conoscere l'editore", disse tra gli scaffali della libreria Garzanti di Milano. Accontentato, si organizza un pranzo. Alpignano è la casa dell'editore Alberto Tallone. Luogo prescelto naturalmente per l'incontro. All'orario fissato però di Neruda nessuna traccia. Si era fermato a incontrare il passato, l'infanzia.
Una locomotiva che gli ricordava il papà ferroviere, ritorna a essere gioco e innocenza. Omaggio a chi in maniera volontaria e non, ci insegna a non essere reticenti con le sensazioni più pure. Anche i figli di Tallone, così come la moglie, avranno appreso qualcosa dalla figura paterna. Tanto da agire da filo conduttore di un'amicizia che continua, anche dopo la morte di Alberto. Nel 1968 l'editore passa a miglior vita e anni dopo viene conferito a Neruda il premio Nobel.
Il discorso del poeta cileno in occasione dell'ambito riconoscimento, viene pubblicato infatti dalla Tallone. Parole dall'altro grado di spessore, che verranno rilette dall'attore Mattia Mariani venerdì 15 ottobre alla Biblioteca Comunale di Alpignano. L'evento intitolato "Pablo Neruda e Casa Taone: una testimonianza di amicizia e passione" servirà a ribadire un legame che continua anche a distanza di anni.