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Economia e lavoro | 01 dicembre 2021, 19:43

Stellantis, annunciate altre 400 uscite volontarie da staff ed enti tecnici. Il sindacato si spacca

Fiom non firma: "Intervenga il Governo". Soddisfatte le altre sigle metalmeccaniche: Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. "Confermate le 130 assunzioni e la centralità di Torino come battery hub"

Stabilimento di Mirafiori

Nuove uscite volontarie incentivate in naspi per 400 impiegati Stellantis

Altri 400 lavoratori di enti tecnici e di staff pronti allo "scivolo": sono quelli comunicati oggi ai sindacati da Stellantis, durante la discussione dei Contratti di espansione. Una fetta importante che si aggiunge a quelli già previsti dall'accordo (oltre 300) e che dunque - su base volontaria e incentivata - andranno in Naspi e ridurranno ulteriormente l'organico nel Gruppo nato dalla fusione tra Fca e Peugeot

Fiom non firma: "Intervenga il Governo"

Cifre e prospettive che non entusiasmano certo i sindacati. "Abbiamo chiesto all’azienda di proseguire il percorso avviato con il contratto di espansione con l’impegno ad assumere giovani impiegati a fronte di queste nuove uscite, per avviare un ricambio generazionale e avere un minimo di certezza rispetto al futuro nonché alla missione delle strutture centrali, in particolar modo quelle torinesi che sono le più grandi - dice Edi Lazzi, segretario generale di Fiom Cgil Torino -. La direzione aziendale ha risposto che l'obiettivo è il ricambio generazionale, ma senza assumere impegni effettivi su numeri certi e pertanto abbiamo deciso di non firmare l’accordo di fuoriuscita. Per le attività sono state annunciate differenti azioni, ma al momento ancora non c'è un vero piano e per questo ci dovranno essere ulteriori approfondimenti. Stessa cosa per quanto riguarda gli stabilimenti da quelli motori in particolare diesel, alla gigafactory, alla Sevel, tutti ancora senza una prospettiva futura".

"Anche se in modo differente da quello che è successo con la chiusura dello stabilimento Maserati di Grugliasco - aggiunge Lazzi insieme a Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil - siamo di fronte a un ridimensionamento senza che ci sia un piano di rilancio per tutti gli stabilimenti italiani. Abbiamo valutato che l’accompagnamento puro di processi di dimagrimento e di diminuzione delle capacità produttive e di progettazione non può essere la strategia da perseguire perché è in perdita e non fa altro che continuare la strada del continuo abbandono di importanti attività produttive e ingegneristiche. Contrariamente servirebbe un rilancio imponente della produzione e progettazione di auto da fare nel nostro Paese che coinvolga anche tutta la filiera automotive. L'intervento del Governo non è più rinviabile".

L'accordo delle altre sigle metalmeccaniche

Hanno invece sottoscritto l'accordo le altre sigle sindacali metalmeccaniche: Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. Che spiegano: "Già 310 persone hanno deciso di uscire per agganciare la pensione, ma resta un numero rilevante di persone che potenzialmente potrebbe approfittare della naspi per raggiungere le condizioni per il pensionamento nei prossimi quattro anni. Peraltro Stellantis ha confermato che effettuerà tutte le 130 assunzioni previste dal contratto di espansione, benché allo stesso abbiano aderito 310 persone, invece delle 390 inizialmente preventivate; più in generale proseguiranno gli interventi finalizzati all’adeguamento e allo sviluppo delle competenze professionali, nonché all’inserimento di nuove professionalità e al ricambio generazionale. La nuova intesa permetterà quindi, a chi volesse aderirvi, nel numero massimo di 400 persone degli enti tecnici e di staff di uscire in naspi in base a particolari condizioni economiche".

Confermato Torino come Battery hub

"L’incontro con Stellantis - aggiungono - è stata anche l’occasione per chiarire alcuni importanti aspetti di prospettiva degli enti tecnici e di staff, che in Italia contano circa 18.000 dipendenti. Stellantis ha innanzitutto chiarito che il 7 dicembre annuncerà le proprie strategie software per una mobilità completamente connessa e digitalizzata e tali strategie coinvolgeranno appieno anche l’Italia. Data la rilevanza delle nuove tecnologie si sta peraltro creando una divisione software con programmi di riqualificazione professionale. Inoltre è stato esplicitato che il Polo di Torino resterà un centro di competenze importante del gruppo nell’ambito della ingegneria, della ricerca e dell’innovazione, con un numero di progetti di ricerca e sviluppo destinato ad aumentare in virtù della fusione. Emblematico a Torino è il “battery hub” per la sperimentazione e lo sviluppo delle batterie, che ben rappresenta il passaggio dalle attività tradizionali a quelle indotte dalla transizione verso l’elettrico".

"Come sindacato - concludono - abbiamo chiesto che nelle singole realtà si abbiano incontri fra le Direzioni aziendali e le RSA, in modo da affrontare e approfondire i temi oggi affrontati in modo per così dire generale. Stellantis ha accettato tale nostra richiesta e dunque nei prossimi giorni avvieremo le relative richieste di incontro".

Massimiliano Sciullo

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