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Economia e lavoro | 29 dicembre 2021, 12:23

"Per combattere i cambiamenti del clima occorre aumentare le coltivazioni agricole"

Anche a Chieri per la forestazione meglio sarebbe utilizzare aree industriale dismesse

"Per combattere i cambiamenti del clima occorre aumentare le coltivazioni agricole"

Il Ministero della transizione ecologica ha approvato il progetto di bosco urbano da 500mila euro nella campagna chierese su terreni fertili coltivati da sempre. I terreni sono tutti del Consorzio chierese servizi. Per di più, la proprietaria è una azienda pubblica partecipata dai Comuni del Bacino di gestione dei rifiuti: la scelta di questo terreno era sicuramente la più semplice per portare a casa i contributi di un bando nazionale con finalità ambientali.

Peccato che privilegiando questa via breve si rischi di disattendere gli obiettivi ambientali che fanno parte delle finalità del Bando Forestazione del Ministero, che finanzia la piantumazione di nuovi alberi per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Le zone di campagna e i campi coltivati sono già un baluardo di difesa dagli effetti del riscaldamento globale perché lì le piante ci sono da sempre grazie all’attività agricola o forestale.         

«Al contrario, sono le aree industriali dismesse, le aree intercluse edificabili e le aree dove sono previsti centri commerciali che andrebbero trasformate in aree verdi se vogliamo davvero aumentare le superfici verdi in grado di assorbire CO2 e generare un maggiore raffrescamento notturno estivo», dichiara, Sergio Barone, presidente di Coldiretti Torino, che aggiunge: «La strada migliore per combattere i cambiamenti del clima è l’aumento delle coltivazioni agricole ad alta efficienza di assorbimento di anidride carbonica, più che la piantumazione di giovani alberi per la creazione di boschetti».

Il progetto in questione è stato presentato al bando come incluso nella fascia periurbana della Corona verde di Torino, ambito del Chierese. L’area è nel Comune di Chieri, in frazione Fontaneto; si estende per 12 ettari ed è situata lungo il torrente Tepice, accanto alla sede del Consorzio. Attualmente, il Consorzio la concede a un agricoltore che coltiva graminacee o leguminose.

Il bosco su campi coltivati fa parte di un pacchetto di tre nuovi progetti di forestazione che dovrebbero riguardare la Corona verde di Torino presentati dalla Città Metropolitana di Torino, progetti che, in totale, hanno ottenuto finanziamenti per un milione e mezzo di euro.

Questa seconda tranche di progetti segue una precedente lista di interventi finanziati dallo stesso bando, ma per l’anno 2020, e per i quali si stanno avviando le procedure per la consegna dei cantieri alle ditte incaricate per la messa a dimora di 70.000 alberi. Oltre ai lavori di riforestazione, sarà garantita la manutenzione e la sopravvivenza delle giovani piante per i primi sette anni di impianto.

comunicato stampa

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