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Economia e lavoro | 29 gennaio 2022, 07:30

Mobilità, Saracco: "Basta con la sbronza da elettrico". Con IP, Torino rilancia la sua voglia di idrogeno (e non solo)

Accordo di ricerca del colosso dei carburanti con Politecnico, Envipark e IIT. L'ad Bandiera: "La transizione ecologica non si fa per legge o con i divieti". Il rettore: "Le impostazioni talebane non aiutano: l'ibrido è insopprimibile"

incontro sulla mobilità all'EnviPark

Mobilità, Saracco: "Basta con la sbronza da elettrico". Con IP, Torino rilancia la sua voglia di idrogeno

Un accordo tra Politecnico, Istituto italiano di Tecnologia ed Envipark con IP (noto marchio di carburanti, che sta per Italiana Petroli) con l'obiettivo di fare ricerca e innovazione sulle nuove energie da dedicare alla mobilità.

Non più la benzina come siamo abituati a intenderla, ma carburanti sostenibili per aerei e navi, bitumi innovativi (magari per tappare le buche) e soprattutto idrogeno, una partita su cui Torino vuole giocare un ruolo di primissimo piano. Non da oggi. E che potrebbe permettere di smaltire quella che il rettore del Poli, Guido Saracco, definisce "la sbronza da elettrico, che mostra troppe rigidità".

La collaborazione ha iniziato a gettare semi già in estate, grazie a tecnici e scienziati delle varie realtà coinvolte, ma ha preso ulteriore vigore nella cornice del Pnrr e i bandi europei specifici. "Siamo orgogliosi che IP abbia scelto Torino per questa iniziativa - dice Chiara Foglietta, assessora comunale alla Transizione Ecologica - e siamo pronti a dare tutto il sostegno possibile. E bisogna correre, fare in fretta, per assicurare un mondo migliore ai nostri figli. Vogliamo raggiungere la neutralità ambientale entro il 2030, come città e quindi questo è uno dei passaggi in questa direzione".

BANDIERA (IP): "LA TRANSIZIONE NON SI FA CON I DIVIETI"

"Parlare di ambiente, mobilità e transizione energetica non può non trovarci pienamente coinvolti - dice Daniele Bandiera, amministratore delegato di IP - e ci stiamo muovendo anche sul fronte delle colonnine di ricarica elettriche superveloci". Però dagli addetti ai lavori arriva anche un ammonimento sul metodo, più che sul merito: "La transizione non può avvenire per legge o per divieti - aggiunge -: bisogna analizzare la situazione e gli stock attuali e bisogna muoversi con costanza, ogni giorno, cercando di fare sempre meglio".

Quanto alla scelta della città della Mole, "siamo orgogliosi di giocare qui una partita importante nell'innovazione - prosegue Bandiera -, ma che sia aperta a tutti. Torino ha gli enti e le eccellenze adatte, tra pubblico e privato". Soprattutto sull'idrogeno: "Qui siamo molto avanti con le fuel cell e con il cammino per l'idrogeno green, ma senza dimenticare altri sviluppi come i biocarburanti".

SARACCO: "BASTA CON LA SBRONZA DA ELETTRICO E AD ATTEGGIAMENTI TALEBANI"

"Il percorso della transizione ecologica è ormai ineludibile - concorda il rettore del Politecnico, Guido Saracco -. D'altra parte i cambiamenti climatici colpiscono tutti gli aspetti della nostra vita. Addirittura la produzione del Barbera e la zuccherinità delle uve, come si è discusso in un convengo in cui sono stato coinvolto di recente".

"La risposta è estremamente complessa - prosegue - soprattutto se vogliamo rispettare gli accordi di Parigi. E soprattutto se vogliamo limitare effetti devastanti come siccità o alluvione e quindi povertà in aumento, nel mondo".

Una condivisione di intenti che però non sottrae l'attualità a qualche critica. "Non credo poi che solo l'approccio elettrico possa essere la soluzione - prosegue - per alcune rigidità ormai evidenti. Bisogna cercare altre strade, uscendo dalla 'sbronza da elettrico'. L'ibrido credo sia insopprimibile, oltre a offrire prospettive interessanti e un'impostazione troppo talebana non fa che mettere in difficoltà il Paese".

Massimiliano Sciullo

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