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Economia e lavoro | 06 febbraio 2022, 07:00

Kiev protesta per le parole del presidente croato

Le dichiarazioni di Milanović sono state considerate “categoricamente inaccettabili” e hanno provocato “profonda delusione” a Kiev

Kiev protesta per le parole del presidente croato

Il governo di Kiev ha convocato l’ambasciatrice croata chiedendo una smentita ufficiale alle parole di Zoran Milanović, presidente della Croazia, che si è espresso in maniera molto schietta a proposito dell’Ucraina e della posizione croata rispetto alla crisi NATO-Russia. Le dichiarazioni di Milanović sono state considerate “categoricamente inaccettabili” e hanno provocato “profonda delusione” a Kiev: il presidente croato aveva infatti definito l’Ucraina uno dei Paesi più corrotti al mondo, al quale non bisogna dare spazio nella NATO, e aveva detto che la Croazia non vuole partecipare all’aumento delle forze dell’Alleanza Atlantico in Europa Orientale. Il governo di Zagabria si è scusato e ha rettificato quanto comunicato dal suo presidente. È un caso che ricorda il recente incidente diplomatico con la Germania, col vice ammiraglio tedesco Kay-Achim Schönbach costretto a farsi da parte dopo aver detto che la Crimea appartiene alla Russia e non tornerà più sotto la giurisdizione ucraina.Come riportato dal sito Strumenti Politici, Kiev ha convocato l’ambasciatrice tedesca per farsi rendere conto dell’accaduto, mentre l’ambasciatore ucraino in Germania si è espresso con parole di fuoco per biasimare le esternazioni dell’ormai ex vice ammiraglio. Ma in Germania qualcuno si è levato a favore diSchönbach: si tratta dell’ex capo delle Forze armate Harald Kujat, secondo cui le sue parole non costituicono un’infrazione disciplinare e quindi non devono essere causa di dimissioni. Intanto la Germania ha bloccato l’invio diobici D-30 che dall’Estonia erano destinati all’Ucraina: anche per questo motivo Kiev è irritata con Berlino.

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