In tantissimi ieri mattina si sono ritrovati a Pianezza per gridare un forte: "No alla Guerra". Una Pianezza unita nel nome della pace. È stata una manifestazione di sostegno per la pace in Ucraina e per esprimere solidarietà al popolo ucraino.
"Ci siamo trovati nel cortile di Palazzo Leumann - commenta il primo cittadino pianezzese, Roberto Signoriello - per un importante momento di condivisione al di là di ogni schieramento ed appartenenza, grazie alla partecipazione di cittadini, parrocchia, associazioni, volontari e ragazzi delle scuole, accompagnati dal gruppo insegnanti e dal dirigente scolastico Maurizio Sparagna".
Presenti i rappresentanti della comunità ucraina presenti in città e dell'associazione Matrioska, che sta organizzando l’accoglienza di numerosi bambini e madri ucraine, grazie alla disponibilità delle famiglie pianezzesi. C'era anche l'Unicef, con il segretario provinciale di Torino, Antonio Sgroi che ha spiegato come poter offrire aiuti veri per mezzo di una raccolta fondi.
Davvero straordinaria è stata la partecipazione dei bambini della scuola, con le loro profonde letture sull’importanza della PACE.
"Tutti insieme - continua Signorello - assessori e consiglieri, famiglie, volontari ed associazioni ci siamo stretti in un abbraccio di solidarietà verso tutti quei bambini, donne e uomini che stanno soffrendo in Ucraina e che rischiano ogni minuto di perdere la propria vita. È stato un gesto simbolico per condannare in modo unitario, tutti insieme come comunità, questa folle azione di guerra".
Ma la comunità pianezzese, tramite le numerose associazioni, si sta organizzando anche in modo concreto per definire modalità di raccolta di beni di prima necessità, medicinali e indumenti, per farli pervenire dove c'è più bisogno.
"Abbiamo messo a disposizione - spiegano il sindaco Signorello ed il suo vice Antonio Castello - gli spazi dell'ex Caserma dei carabinieri come PUNTO DI RACCOLTA CITTADINO con orario 9-12, 15-18, un modo concreto per ognuno di noi per dare una mano anche con piccoli gesti. Chi fa la guerra dimentica l'umanità e si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, scelte e comportamenti da disdegnare profondamente".
Semplice, ma significativo il messaggio del parroco Don Beppe Bargna: "Tutte le comunità si costruiscono insieme anche partendo da sensibilità diverse. Non si può pensare di imporre il proprio pensiero con la forza, la violenza, con la guerra".
"Lo spirito solidale - conclude l'assessore Riccardo Gentile - della nostra grande comunità pianezzese emerge ancora. Pianezza non si chiama fuori di fronte all'orrore di questa insensata guerra".