In occasione della giornata della terra Earth Day da poco trascorsa, vale la pena interrogarsi su quali siano le principali fonti che rilasciano inquinanti colpevoli del cambiamento climatico. Forse non tutti si rendono conto che una fetta della colpa spetta all’industria dell’hi-tech che produce smartphone e dispositivi digitali.
Le emissioni inquinanti dal settore hi-tech
Con circa 100 milioni di tonnellate di CO2 prodotte in un anno, la produzione degli smartphone è tra i principali colpevoli del cambiamento climatico. Sbaglia chi crede che la colpa dell’emissione di gas serra sia delle industrie pesanti, infatti. Molto spesso si è quasi portati a credere che il settore dell’hi-tech sia pulito, ma non è affatto così.
Meglio iniziare con una considerazione: oggi è questo il settore industriale che va per la maggiore visto l’alto volume di affari e richieste che c’è da soddisfare. Non si tratta solo e unicamente della produzione di dispostivi come smartphone, computer, tablet e simili ma anche data center e reti di comunicazione giocano un ruolo determinante.
Con lo sviluppo del settore previsto per il futuro, la situazione non può che peggiorare. Secondo le stime previste, le emissioni dell’hi-tech rispetto al totale passeranno dalle attuali 3,5% a un vertiginoso 14% nei prossimi vent’anni. Se il trend di crescita delle emissioni sarà effettivamente questo, significa che raggiungerà la metà dei livelli di settori quali i trasporti e la logistica.
Il caso dello smartphone
La situazione diventa sempre più preoccupante se si guarda con attenzione il caso dello smartphone. Al giorno d’oggi tutti DEVONO avere almeno uno smartphone, bambini e anziani compresi. È impensabile non usare un telefono smartphone per comunicare, socializzare, lavorare, viaggiare etc. Insomma, la richiesta del mercato odierno sottopone l’intera supply chain a ritmi frenetici.
Dietro allo smartphone esposto in vetrina al negozio di tech, ci sono circa 17 milioni di tonnellate di gas serra. Essendo gli smartphone destinati a moltiplicarsi, lo stesso faranno le emissioni, passando a 125 milioni di tonnellate di CO2 disperse, con un aumento percentuale pari al 730%. Certo, sono cifre provvisorie tagliate con l’accetta, ma utili per fare un ragionamento. Anche nelle più rosee previsioni al ribasso, la situazione è critica. Vale quindi la pena prendere in considerazione gli smartphone rigenerati e ricondizionati di CertiDeal che aiutano a ridurre le emissioni e sono garantiti 2 anni.
Per quanto riguarda lo smartphone, la maggior parte delle emissioni non è legata al trasporto, commercializzazione e utilizzo bensì dalla fase di produzione nel senso più stretto del termine. Sempre parlando per cifre, ben l’85% - 95% dell’inquinamento prodotto dallo smartphone riguarda proprio la produzione dello stesso. In particolare, l’estrazione dei minerali utili per questa tecnologia e le successive fasi di lavorazione sono altamente inquinanti per l’ambiente naturale. Per l’elettronica si usano elementi rari i quali hanno un processo di estrazione che si caratterizza per un forte dispendio di energie come l’acqua. Meglio quindi far di tutto per far durare più a lungo i device e dare una seconda vita con il processo di rigenerazione per limitare le emissioni dannose per l’ecosistema.