“Le mie idee politiche non potrebbero essere più diverse da quelle del collega Angelo Catanzaro - commenta il vice capogruppo di Torino Bellissima Pino Iannò - e proprio per questo trovo doveroso esprimere la mia vicinanza per l’offesa indegna ricevuta dal consigliere Viale. La disabilità non ha colore politico ed esiste un limite invalicabile, in una democrazia, tra critica e violenza. Utilizzare la disabilità come insulto da parte di chi siede in un Consiglio comunale e quindi un’istituzione democratica inquina la nostra cultura. Chi ha ruoli politici, non solo non deve, ma non può permettersi certi insulti. Fatti come questi devono portare a una seria riflessione sullo spessore etico e culturale della classe politica del nostro Paese. Utilizzare un linguaggio corretto e rispettoso della condizione - conclude Iannò - è molto importante sempre, in particolare nelle condizioni più “fragili”
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