Il 26 maggio il Tar ha respinto la domanda cautelare e il Gse non dovrà riconoscere gli incentivi per il parco fotovoltaico al Comune di Frossasco, in attesa del giudizio di merito sulla grana che si è aperta il 24 febbraio.
Il sindaco Federico Comba ha dato la notizia ieri in Consiglio comunale e ora si apre la vera partita sul ricorso del Comune contro l’atto del Gestore servizi energetici che decreta la decadenza del conto energia e richiede indietro gli incentivi versati negli anni per il parco fotovoltaico di via Piscina. Per Frossasco sarebbe un dramma economico e vorrebbe dire dissesto finanziario: “Ci chiedono 2,5 milioni di euro e la ditta Solaris Tech, che ha costruito l’impianto, potrebbe chiederne altrettanti a noi – prospetta preoccupato Comba, che ricorda di essere sempre stato contrario all’iniziativa della maggioranza di 10 anni fa –. Finire in dissesto vuol dire non poter fare investimenti, alzare al massimo tutte le tariffe e le tasse dall’Imu allo scuolabus. E un debito simile, per ripagarlo, ci vogliono 30 anni”.