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Economia e lavoro | 13 ottobre 2022, 07:00

Perché il Torino deve invertire la rotta al più presto

Il campionato del Torino fino ad ora è più o meno in linea con quello che ci si aspetta dalla squadra di Ivan Jurić.

Perché il Torino deve invertire la rotta al più presto

Il campionato del Torino fino ad ora è più o meno in linea con quello che ci si aspetta dalla squadra di Ivan Jurić. A metà classifica, precisamente al decimo posto, con 10 punti sui 24 a disposizione, tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte.

Anche i bookmaker stranieri sono concordi sul fatto che i granata resteranno in Serie A senza particolari problemi. In fondo si sa, all’inizio i risultati sono ingannevoli, con squadre che partono meglio del previsto, vedi l’Udinese, e squadre che partono peggio del solito. In fondo, anche la Juve deve ancora ingranare, e con lei l’Inter di Simone Inzaghi.

Ma allora qual è il vero problema del Toro? Il problema sono le ultime cinque partite. Con quattro sconfitte e una vittoria, e uno score di tre gol realizzati e otto subiti, fanno pensare ad un crollo imminente.

C’è da dire, a giustificazione dei torinesi, che le sconfitte sono avvenute contro Atalanta, Inter e Napoli, peraltro tutte fuori casa. Immaginare di portare a casa un risultato diverso, in casa di avversarie di questo calibro, significa essere più che ottimisti.

Ma facciamo per un momento un passo indietro e vediamo perché ci si aspetta tanto dai granata.

La storia

Fondato nel 1906, ha avuto il momento di massimo splendore con il Grande Torino degli anni quaranta. In quegli anni ha primeggiato in campionato per cinque stagioni di fila, ed è stata la prima squadra a portare a casa un double (scudetto e coppa nazionale). Ben dieci giocatori facevano parte dei titolari della nazionale azzurra, a dimostrazione della potenza dei granata di quegli anni.

Purtroppo sappiamo tutti com’è finita, con la tragedia di Superga ed un lento declino in serie B. Ma ci fu comunque una risalita, che portò negli anni ‘70 a vincere prima la Coppa Italia, e poi lo Scudetto dopo 27 anni dall’incidente aereo. Poi ancora un saliscendi tra serie B, serie A e addirittura una finale di Coppa Uefa. Vinsero la Coppa Italia nel ‘93 e poi di nuovo un tracollo nella serie cadetta.

Negli anni successivi ancora sali e scendi tra A e B, fino ad arrivare ai giorni nostri, con il Toro che ormai da dieci anni è in pianta stabile nella massima serie. Vediamo ora quale sarà il cammino nelle prossime giornate di campionato.

Prossimi incontri

Si parte con la sfida in casa contro l’Empoli, una delle squadre direttamente rivali del Torino. La nona giornata potrebbe essere quindi quella della svolta, del cambio di rotta che ci si aspetta in questo momento e che servirebbe davvero per trovare un po’ di fiducia anche in vista della sfida successiva.

La decima giornata sarà infatti caratterizzata dal derby della Mole. La stracittadina vedrà i bianconeri, in evidenti difficoltà, affrontare i padroni di casa all’Olimpico di Torino. Per Jurić un’occasione imperdibile per strappare un risultato che vale oro.

Dopo l’impegnativa sfida contro la Juventus, i granata dovranno vedersela con la rivelazione Udinese fuori casa e poi con il Milan in casa. Due sfide dalle quali, anche in questo caso, non ci si aspetta molto, ma che possono fare la differenza per il clima spogliatoio.

Tredicesima e quattordicesima giornata alla portata del Torino. La prima contro il Bologna, la seconda contro la Sampdoria. E si chiude poi, prima della pausa per i Mondiali, fuori casa nella difficile trasferta contro la Roma.

Occasioni per il cambio di rotta lo abbiamo visto, ci sono. Starà agli uomini di Jurić trovare la giusta concentrazione per affrontarle al meglio e portare a casa il massimo che si può, per confermarsi una realtà del nostro campionato e lottare, se possibile, per i piani alti della classifica.

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