"Vogliamo accendere un faro sul Maria Vittoria, l'ospedale è vecchio e potrebbe collassare". E' un vero e proprio appello a realizzare un nuovo presidio ospedaliero quello lanciato dal neo nato “Comitato per il nuovo Ospedale Maria Vittoria – Amedeo di Savoia”, composto dai direttori delle Strutture Complesse dei due ospedali e presieduto dal dottor Emilpaolo Manno.
Ospedali che hanno più di 100 anni di vita
Ogni giorno, infatti, i cittadini torinesi e non vengono curati e assistiti in due ospedali "vecchissimi", che da tempo hanno passato il secolo di vita. Il primo reparto al Maria Vittoria fu inaugurato nel 1887 (136 anni fa), mentre il primo all'Amedeo di Savoia risale al 1900 (122 anni fa). Un orizzonte temporale troppo distante, che si sente tutto in strutture "non funzionali, non più adeguate a garantire il servizio" affermano i medici che ci lavorano all'interno.
"Serve un nuovo ospedale. Subito"
Da qui la richiesta: realizzare un nuovo ospedale, in una struttura che non sia quella attuale, protetta dalla Tutela delle Belle Arti e considerata non funzionale a causa della divisione in padiglioni. Il Comitato pone poi alla politica un problema: il dimensionamento. I dati ufficiali relativi alle attività svolte confermano come il presidio Maria Vittoria - Amedeo di Savoia si collochi da molti anni al primo posto nell’area metropolitana e in tutta la Regione Piemonte per il numero di accessi in Pronto Soccorso (circa 65.000), a fronte di un limitato numero di posti letto (338 posti letto di degenza e 45 di day hospital) e dei limiti strutturali dei due ospedali.
"Tra poco potrebbe collassare tutto"
Da settimane si parla ormai con insistenza della realizzazione di un nuovo ospedale alla Pellerina, ma il Comitato non vuole intervenire sulla collocazione del presidio. Quello che intende fare è ribadire, con forza, la necessità di fare in fretta e fare bene. "Rischiamo di non poter più garantire gli standard di qualità garantiti fino ad ora" spiegano. "Tra un po' potrebbe collassare tutto" è il monito lanciato. Un collasso strutturale (come accaduto alle Molinette), ma anche organizzativo, con tante persone in corridoio che non riescono a essere curate con tempestività.
Un nuovo ospedale sarebbe quindi necessario oggi, nemmeno domani. Ecco perché i medici del “Comitato per il nuovo Ospedale Maria Vittoria – Amedeo di Savoia” chiedono di non perdere più tempo. In caso contrario, a farne le spese potrebbero essere i cittadini torinesi e la loro salute.