Torino nebbiosa e misteriosa si mette da parte nel giorno di San Valentino. Le atmosfere romantiche oggi sono tutte per gli innamorati.
E storie romantiche Torino ne ha da vendere.
Forse non tutti sanno che secondo una leggenda, la tradizione dell'anello con diamante solitario donato per chiedere la mano alla propria amata nasce proprio tra le mura del centro storico torinese.
All'interno dello Spazio Musa, locale nel quadrilatero romano, trova posto una targa narra la storia da cui nascerebbe la tradizione.
Nell '700 i sotterranei di Torino, come quello dello Spazio Musa, collegavano i palazzi nobiliari tra di loro e spesso la sera venivano usati di nascosto dalle nobildonne per recarsi alle feste.
Sempre secondo la leggenda, una di quelle sere, una giovane nobildonna mentre rientrava di corsa a casa, inciampò e cadde a terra, rompendo la sua collana di diamanti. La fanciulla recuperò tutte le pietre preziose, tranne una.
Il diamante venne ritrovato da un garzone proprio sotto uno degli archi che oggi ancora si vedono all'interno del locale in Quadrilatero. Il giovane ne realizzò un anello e lo restituì in dono alla giovane nobile.
I due si innamorarono e con quell'anello si sposarono. Si dice che quello fu il matrimonio più felice e lungo di quel tempo.
"Ci piace pensare che da allora sia nata l'usanza di regalare alla propria amata il solitario come simbolo di una promessa di amore eterno" spiegano sotto la targa dallo Spazio Musa.
Piace pensarlo anche a noi della redazione... Buon San Valentino a tutti gli innamorati, torinesi e non!